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mercoledì 10 ottobre 2018

Pianeta che vai, gente che trovi.



Atterrammo sul pianeta sconosciuto. Il comandante ci raccomandò la massima prudenza mentre indossavamo gli scafandri robotici e controllavamo armi e sistemi di sopravvivenza. Infine autorizzò lo sbarco.
Gli autoctoni avevano una struttura bizzarra, costituita da una parte centrale sulla quale stavano il loro intelletto e tutti i sensi. Due arti pendevano laterali e altri due sostenevano il corpo.
Erano estremamente diversi da noi, in fondo, loro non si sono evoluti nuotando nell’acqua.

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