Continuo a scrivere, come l’ultimo giapponese che combatte su un’isola dimenticata del Pacifico nonostante la guerra sia finita da tempo. Scrivo ma solo quando ne ho voglia e scrivo solo fantascienza, anche se nessuno la legge più. Perché la fantascienza si vede al cinema, straripante di effetti speciali, è inutile cercarla sulle pagine di un libro.
Sto scrivendo qualche racconto breve e qualcuno un tantino lungo. Li invio alle selezioni per le antologie ma non mi aspetto niente, sono stanco di aspettare. Ho già preparato la copertina per il volume che autopubblicherò, dopo non aver ricevuto segnali di vita dai ricettori del materiale che ho inviato.
L’immagine è la prima che non ho disegnato io, questa l’ha creata l’Intelligenza Artificiale. So bene che è piuttosto banale, ma a me piace. E poi non è che le mie immagini, quelle disegnate per gli altri miei libri, siano dei capolavori. Sicché questa va benissimo.
Intanto proseguo nel mettere insieme parole, chissà che non mi venga in mente qualcosa di veramente forte. Oppure, forse l’unica cosa di forte potrebbe venirmi sotto forma di mal di testa...