Star Wars ha segnato la mia vita. A nove anni andai a vederlo al
cinema, all’epoca tradussero il titolo in Guerre Stellari e
modificarono i nomi dei personaggi in modo che rendessero meglio
foneticamente. Così Jan Solo, C1P8 e D3BO, la principessa Leila e il
terribile Darth Fener mi incantarono nonostante ignorassi i loro veri
nomi. Le astronavi che vidi sfrecciare sullo schermo sembravano vere
e le creature di Mos Eisley, animatroniche o semplici maschere in
gomma, mi convinsero che gli extraterrestri dovevano per forza essere
così.
E poi? Poi, come tutti, restai in trepidante attesa del seguito,
giocando con l’album a figurine e le action figure (i pupazzetti)
del film. Finché un amico, a scuola, mi disse che era andato a
vedere Guerre Stellari 2 (??). Stressai talmente mio padre per
andarci che alla fine mi accontentò. Si trattava di Battaglie nella
Galassia e non era certo il seguito ma solo una brutta copia. Anzi,
non era neppure un film, era il pilot in due parti di una serie TV!
Che filibustieri erano i distributori cinematografici italiani…
Per fortuna nel 1980 arrivò L’Impero colpisce ancora. Bellissimo,
il migliore della Saga. Ci lasciò l’amaro in bocca perché Han
Solo finì congelato nella carbonite e Luke Skywalker perse una mano
nel memorabile duello durante il quale scoprì che Vader era suo
padre.
Il capitolo finale, Il ritorno dello Jedi, fu tutto una riscossa:
Jabba the Hutt asfaltato senza tanti complimenti e l’attacco
ribelle alla nuova Morte Nera, dopo aver neutralizzato lo scudo sulla
luna di Endor, roba da fuochi artificiali!
Il lungo blackout cinematografico che trascorse prima di vedere La
minaccia fantasma fu colmato da fumetti, libri (ricordo La gemma di
Kaiburr) e soprattutto videogiochi: Star Wars Atari, Jedi Knight,
Jedi Outcast, X-Wing vs TIE Fighter e altri.
La nuova trilogia mi colpì meno, ma il problema ero io… ero
cresciuto e forse avevo perso il Peter Pan che era stato in me.
Quando ho rivisto i sei film partendo dai prequel in compagnia di mio
figlio mi sono divertito tantissimo e la Saga ha conquistato un nuovo
fan, mio figlio appunto.
Queste sopra sono le mie illustrazioni di Star Wars. Niente di
importante visti i grandi artisti che si sono cimentati sul tema con
risultati infinitamente migliori, però sono le mie illustrazioni e
per me è già un risultato essere riuscito a realizzarle.
Oggi, dopo Star Wars: il risveglio della Forza, Rogue One e Star
Wars: gli ultimi Jedi (tutti fortissimi) passo il tempo a giocare a
Star Wars Battlefront II con la ps4 e aspetto i prossimi appuntamenti
“Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana...”
Le tue illustrazioni sono stupende, dico sul serio.
RispondiEliminaSono rimasta estatica a vedere Vader :-)
Io avevo sei anni quando vidi per la prima volta Star Wars, ed era il 1990.
Da allora è amore per sempre.
È un piacere conoscere un altro appassionato della saga, e sapere che trasmetti questa passione a tuo figlio!
Grazie Francesca. Io avevo 9 anni quando vidi Guerre Stellari al cinema nel 1977 e da allora non mi sono più ripreso dalla folgorazione. Mio figlio ha 14 anni e come me ama Star Wars!
EliminaA essere sincero mi ha dato meno soddisfazione con Battlestar Galactica... dice che è roba vecchia! Speriamo che col remake ormai in cantiere da anni cambi idea.
E' logico. Tra una saga cinematografica di ampio respiro e una serie televisiva non c'è assolutamente confronto. Anche il remake non mi è piaciuto.. trama troppo pasticciata.
EliminaIl remake di BSG del 2009, ovviamente.
RispondiEliminaSembra che sia in cantiere un film su Battlestar Galactica. Chissà, magari lo faranno più fedele a Battaglie nella Galassia del 1978... e magari riusciranno a renderlo bello come Guerre Stellari.
EliminaSperiamo...