mercoledì 24 aprile 2019

Arma Infero - Il risveglio del Pagan


Il Martire Tiranno era venuto per salvarci,

noi poveri, miserrimi sconnessi;

e non si sarebbe fermato davanti a nulla.

Ci avrebbe redento, tutti quanti.

O tutti quanti saremmo morti.





Il Risveglio del Pagan è il terzo tomo della stupenda saga di fantascienza ARMA INFERO che, con il primo volume “Il Mastro di Forgia” ed il secondo “I Cieli di Muareb”, ha saputo catturare l’interesse di moltissimi lettori, sia comuni che appassionati del genere. Un romanzo epico, che riporta il genere della fantascienza alle sue origini con protagonisti carismatici ed approfonditi in tutte le loro sfumature, mezzi e strumenti bellici terrificanti, guerre atomiche planetarie e storie coinvolgenti ricche di gesti cavallereschi volti alla ricerca di una speranza che ormai sembra quasi perduta.

In questo volume, Fabio Carta, conduce il lettore durante tutti gli avvenimenti della guerra che ormai imperversa su tutta Muareb sino ad una svolta epocale che segnerà l’inizio o la fine per gli abitanti di questo desolato pianeta. Un evento in particolare funge da motore portante che collega tutta l’opera: Lakon, il martire tiranno, è tornato ed è pronto per risvegliare la creatura meccanologica del Pagan.

Arma Infero - Il Risveglio del Pagan è un romanzo pubblicato e sviluppato da Inspired Digital Publishing. Potete trovarlo nei formati eBook, ePub e Mobi in tutti gli store digitali consultabili dal vostro smartphone, e-reader o tablet.

I tempi della cavalleria di Dragan sono finiti, le sue ultime vestigia seppellite dalle ceneri radioattive di una guerra infinita. Il logoramento in trincea è quanto resta al glorioso esercito della Falange, la desolazione di una nazione distrutta è ciò che accoglie al ritorno Lakon e Karan. Nell'agonia di un'umanità contaminata nel corpo e nella mente, esiste solo un modo per ribaltare lo stallo della guerra civile e ridare slancio alla santa corsa alle stelle, verso lo spazio, dove la salvazione attende i fedeli del Martire Tiranno. Ma il valore dei nuovi ulani volanti non può bastare: solo l'antico potere nascosto dello zodion può riuscirvi. Lakon lo sa. È finalmente giunto il tempo che il Pagan si risvegli.




Fabio Carta, nato a Roma nel 1975, appassionato di fantascienza ma anche dei classici della letteratura, come i romanzi del ciclo bretone e cavallereschi in generale; laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha sviluppato uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall'evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture.

Ha esordito nel 2015 pubblicando il primo volume della saga fantascientifica "Arma Infero" con la Inspired Digital Publishing che a oggi conta tre romanzi: Il Mastro di Forgia nel 2015, I Cieli di Muareb nel 2016 ed Il Risveglio del Pagan nel 2018. Per la Delos Digital ha scritto poi un racconto lungo intitolato "Megalomachia" unitamente alla finalista del premio Urania 2016, Emanuela Valentini, della cui amicizia si fregia come una medaglia. Ha avuto inoltre l'onore di partecipare con diverse, importanti firme della fantascienza italiana – tra cui Dario Tonani, il pluripremiato autore di Cronache di Mondo9 –all'iniziativa "Penny Steampunk" del 2016 da cui è nato un volume di racconti fantastico–weird a tema steampunk a cura di Roberto Cera (ed. Vaporosamente).

Infine ha pubblicato nel 2017 il romanzo cyberpunk "Ambrose" per i tipi di Scatole Parlanti.

  

mercoledì 17 aprile 2019

True Legends - Reclutamento



Da Aprile 2019 in libreria



Master Bomber, a pochi minuti dal termine,
spinto dalla disperazione si era lanciato in un’accelerazione delle sue,
bruciando tutti e ricevendo il pallone sul piede.
Aveva messo a sedere mezza difesa avversaria
e si era ritrovato tutto solo davanti alla porta.
La cannonata che sferrò avrebbe bucato un muro vero.”


Il libro. È il primo atto di una storia basata sul gioco del calcio. In un futuro distopico nel quale i terrestri dominano buona parte della Via Lattea e hanno colonizzato decine di pianeti, le dispute per l’accaparramento delle risorse non sono più risolte tramite le armi, bensì per mezzo di un torneo interplanetario denominato True Legends, che si tiene ogni quattro anni su un satellite artificiale detto “Cittadella”. A capo di questa società interplanetaria è posta un’organizzazione monopolistica che dispone della tecnologia più avanzata, capace di orientare le masse attraverso l’informazione mediatica, detta Network, la cui filiale terrestre è la FIFA. Il romanzo è ambientato sul pianeta Terra, profondamente mutato a seguito di sconvolgimenti naturali indotti per cause tutt’ora ignote ai più. Il nostro pianeta è ormai relegato in una posizione secondaria e provinciale, del tutto subordinata ai dettami del Network e nessuna selezione terrestre è mai riuscita a vincere i True Legends, né ad aggiudicarsi le risorse necessarie per risorgere. In questo contesto l’ambiguo Johnny Fresco, ex stella calcistica terrestre, e diventato quasi per caso un magnate dell’industria itticoalimentare, decide, in una sorta di sfida al Network e alla FIFA, di fondare un proprio club con cui tentare la sorte nel torneo. Inizia così il reclutamento: ogni capitolo del romanzo è dedicato a un componente della squadra e alla sua storia, dallo 0 che parla dell’allenatore al 23, che chiude con la prima seduta di allenamento con la squadra al completo.



Gli autori. Cristian Gaito nato a Formia nel 1981, laureato in lettere e filosofia, ha lavorato come archivista presso enti e fondazioni culturali. Appassionato di fantasy e fantascienza, ha pubblicato diversi racconti per riviste e piccole case editrici nazionali.


Sergio Mastrillo nato a Minturno nel 1976. Per anni è stato lavapiatti all’estero e manovale al suo ritorno in patria. Passando da un lavoro all’altro, ha sempre preferito la letteratura, la montagna e il calcio a qualsiasi altra distrazione. Attualmente lavora come guardia giurata presso un istituto di vigilanza. Fin da ragazzo adorava le poesie di Jim Morrison e ne scriveva di proprie. Immerso tra le letture di William Blake, John Milton e Baudelaire, attraversò il mondo fantastico di Tolkien e della Le Guin, passando ai romanzi di Gary Jennings e Umberto Eco, fino allo studio del sincretismo religioso e della filosofia.


Riccardo Vezza nato a Formia nel 1974, laureato in giurisprudenza, attualmente lavora come guardia giurata in un istituto di vigilanza e in uno studio legale. Folgorato da R.E. Howard e dal suo Conan, nel tempo ha ampliato il panorama delle proprie letture includendo le opere di Tolkien, Martin, Moorcock, Herbert, Asimov, Dumas, Hugo. Ha iniziato a scrivere all’età di ventidue anni.


Salvatore Vita nato a Formia nel 1980, laureato in lettere e filosofia, lavora come insegnante di italiano e storia. Appassionato di letteratura fantasy, fumetti e manga, nonché di tutto ciò che ruota intorno alla filmografia degli anni ’80.

In libreria
Collana i Robin&sons - € 18,00 – Pagg. 496
ISBN 978-887274-405-5



martedì 9 aprile 2019

Crociera nell'infinito



Molto prima di Star Trek, della U.S.S. Enterprise e della logica vulcaniana del signor Spock, ci fu il romanzo in quattro racconti “Crociera nell’infinito” di A. E. van Vogt.
L’astronave Argus solcò la galassia per arrivare laddove nessun uomo era mai giunto prima e in alternativa all’astuzia del capitano James T. Kirk fu spesso il connettivismo degli scienziati a risolvere le situazioni più disperate.
L’Argus incontrò il Coeurl, felino gigantesco che si finse docile e stupido per predare gli appetitosi membri dell’equipaggio. Poi venne il messaggio pacifico dei Riim, al quale le menti impreparate dei terrestri rischiarono di soccombere. E dopo fu la volta dei terribili Ixtl, che innestarono le loro uova nei corpi degli umani come molto più tardi avrebbero fatto gli xenomorfi di Alien. Infine, lo scontro con l’immensa creatura gassosa Anabis, potente come un dio, che fu sconfitta con la più disperata delle manovre attuabili al comando di una nave stellare.
I racconti che compongono il romanzo furono scritti dal 1939 al 1950 e hanno ispirato sia il cinema che la TV. Eppure nessuno ha mai pensato di realizzare un film sull’originale, chissà perché?



L'edizione Urania del romanzo.


La successiva edizione Gruppo Newton. 

lunedì 1 aprile 2019

A tutto vapore!


Finalmente un film steampunk dall’inizio alla fine! Macchine Mortali, di Peter Jackson, tratto dall’omonimo romanzo del 2001 di Philip Reeve.
Hollywood ha sfiorato lo steampunk per anni: ne I tre moschettieri, del 2011, ci sono molti elementi steampunk. Primo fra tutti l’aeronave da guerra costruita secondo i progetti di Leonardo rubati a Venezia.

 
In Hugo Cabret, sempre del 2011, si attinge a piene mani dallo steampunk, infatti l’automa meccanico trovato nel museo è rigorosamente analogico e riparabile dal manutentore di orologi.


Altro vento steampunk soffiò impetuoso in Hellboy, del 2004, soprattutto nel look dei personaggi. E in Mutant Chronicles, del 2008, visto che ricalcava il gioco di ruolo dichiaratamente steampunk.
Tornando a Macchine mortali, c’è tanto steampunk da far ben sperare per il futuro: Londra semovente dei trazionisti che attacca la muraglia degli stazionisti è un po' come la Robredo di Mondo 9, di Dario Tonani. A proposito, chissà se un giorno Hollywood deciderà di trasformare la nave senziente che solca il deserto in un film?


Forse, la sbavatura più vistosa del film di Jackson sono gli alianti degli stazionisti, che hanno motori a razzo, roba da Star Wars! Sarebbero stati più belli mossi da caldaie, con comignoli e sbuffi di fumo nero. Un po' come succede all’inizio con le piccole città su ruote inseguite dalla Londra predatrice…
Beh, non si può avere tutto subito. Magari il prossimo film sarà uno steampunk puro e allora ci sarà da divertirsi.

Magari avremo l’occasione di vedere sul grande schermo la guerra di dirigibili tra il Regno Indipendente e il Granducato di Turingia...