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La
Terra del 2968 è governata da una terribile dittatura nazista che,
dopo aver conquistato tre sistemi stellari, è diventata un potente
Impero. Un gruppo di dissidenti politici riesce a sfuggire a bordo di
un’astronave mercantile e raggiunge Archon, il secondo pianeta di
Proxima Centauri. Di loro non si avranno più notizie finché,
trecento anni dopo, una nave spia imperiale scoprirà che sono
diventati incredibilmente longevi. L’Imperatore, vecchio e malato,
scatenerà la Flotta contro Archon, certo di avere a portata di mano
un miracoloso Albero della Vita. Ma i dissidenti non sono soli sul
mondo che li ha accolti, e gli Imperiali avranno un’amara sorpresa.
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Il
pianeta Bhlyss fu conquistato dall’Impero prima che questo
crollasse consumato da una guerra civile. Oggi la Terra ha finalmente
ritrovato la democrazia e il Presidente del sistema solare fa
alleanze con i sistemi vicini per costruire l’ambita Federazione
dei pianeti uniti. Ma una nuova minaccia irrompe all’improvviso
nella Galassia e sarà necessario l’impegno di tutti per
fronteggiarla.
The Art of Archon
Studi
e illustrazioni delle astronavi e delle creature che popolano
l’universo di Archon.
Gli esploratori imperiali raggiunsero il secondo pianeta di Proxima Centauri ma non atterrarono. L'analisi spettrografica rivelò l'assenza di risorse utili alla Terra, e le bizzarre creature che lo popolavano, anch'esse analizzate frettolosamente dallo spazio, furono considerate inutili bestie feroci.
Quando l'imperatore lesse il
rapporto, decise di chiamare quel pianeta “Arconte”, perché un mondo così pezzente aveva bisogno del contrasto di un nome nobile.
La navetta con
strisce oro è quella personale del capitano e ospita
il suo esoscheletro da battaglia.
Intercettore leggero R-42 Wolf
Velivolo monoposto armato con due cannoni laser e due irradiatori a particelle. Ha un raggio d'azione limitato e agisce sempre con l'appoggio della nave madre. La sua forza è il numero: in genere una squadriglia non è mai inferiore alle venti unità.
Mezzo porta truppe da sbarco M-73 Buffalo
Navetta trasporto corazzata, difesa da tre torrette mobili con mitragliere laser. Si tratta di un mezzo lento, con possibilità di manovra limitate e durante le invasioni deve essere affiancato dai caccia di scorta. Il suo unico scopo è portare i soldati a terra.
Agamennone, vascello da guerra classe B
Come tutti i suoi omologhi che compongono la flotta, porta un nome classico. Questo tipo di vascello dispone di otto bocche di lancio per i velivoli leggeri, quattro per lato. Settanta cannoni laser, venticinque torrette difensive e quattro tubi lancia siluri.
Intercettore leggero R-42 Wolf
Velivolo monoposto armato con due cannoni laser e due irradiatori a particelle. Ha un raggio d'azione limitato e agisce sempre con l'appoggio della nave madre. La sua forza è il numero: in genere una squadriglia non è mai inferiore alle venti unità.
Mezzo porta truppe da sbarco M-73 Buffalo
Navetta trasporto corazzata, difesa da tre torrette mobili con mitragliere laser. Si tratta di un mezzo lento, con possibilità di manovra limitate e durante le invasioni deve essere affiancato dai caccia di scorta. Il suo unico scopo è portare i soldati a terra.
Agamennone, vascello da guerra classe B
Come tutti i suoi omologhi che compongono la flotta, porta un nome classico. Questo tipo di vascello dispone di otto bocche di lancio per i velivoli leggeri, quattro per lato. Settanta cannoni laser, venticinque torrette difensive e quattro tubi lancia siluri.
La
scomparsa dell'incrociatore Giasone, nel 2935, segnò lo scoppio
della guerra contro Luyten. In realtà si trattò di un trucco,
serviva un pretesto per aggredirli e la propaganda imperiale montò
il caso. L'equipaggio del Giasone fece ritorno, tempo dopo, imbarcato su 72 navette di salvataggio e c'è chi dice che la Ganimede, uscita
dai cantieri spaziali pochi mesi dopo l'inizio del conflitto, sia
proprio il Giasone astutamente rinominato.
Callisto, super cannoniera classe A
Furono costruite solo due ammiraglie da quando la Terra iniziò le sue campagne di aggressione contro i sistemi stellari vicini.
Callisto, super cannoniera classe A
Furono costruite solo due ammiraglie da quando la Terra iniziò le sue campagne di aggressione contro i sistemi stellari vicini.
La
prima, più piccola della seconda, fu la cannoniera classe B Tanatos. Venne distrutta
durante la guerra rettiliana sul pianeta Bhlyss. Forse fu
proprio per scaramanzia che, appena
uscì dal cantiere spaziale la nuova ammiraglia, si scelse il nome Callisto: infatti il Tanatos,
colui che personificava la morte e doveva spaventare i nemici, non
durò molto. I rettiliani si concentrarono su di esso con tutte le loro forze, devastandolo.
Erano orgogliosi e anche se prossimi alla sconfitta, cercavano una
vittoria simbolica.
La ottennero.
La ottennero.
La
Callisto differisce dai vascelli da guerra che compongono la flotta
soprattutto per le sue dimensioni. È gigantesca, praticamente ha una
cubatura pari a quella di quattro vascelli messi insieme. Conta
centonovanta cannoni laser, quarantadue torrette difensive e sei tubi
lancia siluri. I tunnel per il decollo dei caccia sono dieci, cinque
per lato.
Unità Zeist Medusa
Le unità Medusa (così rinominate dagli archoniani, perché Zeist non aveva mai sentito la necessità di mettere un nome alle sue unità) contrastarono i terrestri durante la prima fase dell'invasione.
Pistola
Bifida
La pistola Bifida è l'arma utilizzata dai dissidenti terrestri che si sono rifugiati su Archon. Estremamente leggera, non ha parti metalliche, è costruita in
similplastica e silicio, e si alimenta con l'energia prodotta
dalla fusione dei cristalli Gridon.
Emette un fascio di luce concentrato,
di potenza pari al plasma, purtroppo non riesce a fondere le corazze degli esoscheletri e per la resistenza all'invasione si è rivelata inefficace.
Esoscheletro marine
A metà fra un'armatura e un robot, questa incredibile protezione ha reso gli umani più forti dei loro nemici in mille battaglie. Pesantissima, azionata da servocomandi e tecnologia cybernetica, asseconda i movimenti del suo ospite. Si è resa indispensabile in tutte le campagne di conquista imperiali.
Esoscheletro marine
A metà fra un'armatura e un robot, questa incredibile protezione ha reso gli umani più forti dei loro nemici in mille battaglie. Pesantissima, azionata da servocomandi e tecnologia cybernetica, asseconda i movimenti del suo ospite. Si è resa indispensabile in tutte le campagne di conquista imperiali.
Vampire T-42
È l'arma principale utilizzata dai marine. Ha soppiantato l'obsoleto
fucile al plasma, ormai in dotazione solo alla Guardia Imperiale. La potenza del Vampire è ottenuta sfruttando al massimo la tecnologia
miniaturizzata, necessaria per montare un mini acceleratore nucleare.
“Terza
stella a destra... e poi dritto fino al mattino.”
«È la mia stella, la terza
del sistema Alfa Centauri: è Proxima. Io vivo sul suo secondo
pianeta, quello che dalla Terra con un'arroganza che solo noi
conosciamo, abbiamo chiamato Archon. Mi chiamo Ossian Larsson e ho
trecentodue anni. Eravamo in novecentottanta
abbordo del Conestoga C-723. E non ce l'avremmo fatta se non fosse
stato per gli scrupoli di un capitano che con la sua nave doveva
intercettarci e arrestarci. Non lo fece e forse questo gli
è costato caro. Noi dobbiamo tutto a lui. È bizzarro che chi doveva perseguitarci ci abbia salvati... e alla fine non sappiamo neanche il
suo nome.
Oggi, finalmente, grazie a quel
capitano, abbiamo un futuro. Tutto è ricominciato e la cosa più
importante, quella che ha cambiato in modo radicale le nostre vite, è
che qui non siamo soli.»
"Un'isola cosmica in un mare di brillanti luci... un pezzo di libertà da difendere a tutti i costi"
Proxima Centauri è una nana rossa di classe spettrale M5 Ve e fa parte del sistema stellare triplo Alfa Centauri. Per molto tempo si è pensato che non avesse pianeti intorno, soprattutto Gas Giganti. Invece, appena le prime navi Scout lasciarono il sistema solare dirette alla sua esplorazione ci si dovette ricredere. Possiede due pianeti e il secondo ha dimensioni simili alla Terra. Qui sotto c'è uno schema semplificato che mette a confronto le tre stelle del sistema Centauri e il nostro Sole.
L'atmosfera, densa di nubi, lascia passare poca luce. Una luce rossastra e più debole di quella del Sole.
Archon è più vicino a Proxima
di quanto la Terra lo sia al nostro astro. Per questo, anche se la sua stella è piccola, la temperatura
riesce ad essere relativamente mite.
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