venerdì 15 febbraio 2013

Un lettore

«…E ora sentiamo cosa ne pensa di Archon, il cosmonauta Borislav Severcov, attualmente in forza alla base venusiana Salyut 27; a proposito, nessuno sapeva che la Terra avesse una base su Venere. Vero, signor Severcov?»
«Nessuno lo sapeva perché noi volevamo che nessuno sapesse. È ormai dal lontano 1987 che l'U.R.S.S. ha conquistato Venere. Gli americani si concentrarono su Marte senza produrre risultati: sonde, piccoli robot, capsule per il rilevamento atmosferico. Hanno speso i loro soldi per niente, per fortuna in Russia i soldi non contano e noi abbiamo sfruttato più risorse. Le prime missioni sono fallite per la scarsa visibilità, non si riusciva a vedere dove si atterrava e devo ammettere che qualche nostra astronave si è schiantata al suolo.»
«Con equipaggio o senza?»
«Con alcuni sfortunati cosmonauti.»
«Lei parla dell'U.R.S.S. e dei soldi che non contano, forse non sa che l'Unione Sovietica non esiste più.»
«Io non riconosco il sistema di governo russo attuale, sono un ufficiale dell'Armata Rossa.»
«Ma c'è ancora, in Russia.»
«No. Quando il muro è caduto, hanno perso il controllo su di noi e qui su Venere è sopravvissuto un piccolo ritaglio di socialismo del popolo.»
«Va bene, credo sia meglio parlare d'altro. Ha letto il romanzo italiano “Archon”?»
«Bello! Mi è piaciuto molto. Soprattutto perché i cattivi fanno parte di un regime nazista. È stata dura nel 1941, quando ci invasero...»
«Ma... quelli del libro non sono mica tedeschi. Ma lei, l'ha letto davvero?»
«Non è spiegato chi sono, ecco... io dico che i tedeschi nel 2900 circa, credo, conquistano il mondo eppoi noi, con l'Armata Rossa entriamo in gioco e...»
«No, lei non ha letto un bel niente... ma perché allora si è fatto intervistare?»
«Perché è dal 1991 che nessuno mi parla. Sono rimasto solo su questa base spenta in mezzo alla nebbia, fuori di qui c'è una temperatura di 400 gradi e per tornare sulla Terra dovrei fare 40 milioni di km. A piedi, naturalmente, perché l'ultima Soyuz in orbita è precipitata nel 2004.»
«Ho capito, per questo ci ha telefonato per l'intervista.»
«Si, ora se io...»
«Forse c'è stato un equivoco, la metto in contatto col nostro centralino: le fornirà il numero di un'ottima agenzia di viaggi, vedrà che le troveranno un low cost per tornare. Buonasera.»
«No, aspetti...»
«tuuu... tuu... tuu...»