Ormai la fantascienza nel 2020 è
solo cinema e serie TV. Questo è dovuto agli effetti speciali che
hanno raggiunto la perfezione e alla potente macchina per far soldi
che è il mondo dell’intrattenimento visivo, videogame compresi.
Gli scrittori esistono ancora, i
loro romanzi vincono i premi Nebula, Hugo, Urania, Locus… ma non
sempre la trasposizione sul grande schermo dipende dall’eccellenza
del testo. Spesso è la popolarità tra la massa che spinge i
produttori a investire su un soggetto.
Temo molto una imminente quanto
inevitabile trasposizione cinematografica di Fortnite, che orrore!
Eppure, forse riusciranno a trarne
ugualmente qualcosa di buono? Forse sì... perché? Semplice: perché
gli sceneggiatori sono scrittori. Scrivono in maniera diversa, la
sceneggiatura ha le sue regole spartane e deve lasciare mano libera
al regista, però è il rifugio e il successo di molti di loro.
Spesso dei più bravi.
Negli Stati Uniti c’è il
sindacato degli sceneggiatori, completamente diverso dai nostri. Devi
versare una cospicua quota di associazione, roba da centinaia di
migliaia di dollari, e sei sicuro che le Major si rivolgeranno a te e
non a uno sceneggiatore francese per il loro film.
Quante persone hanno visto
Terminator e quante hanno letto Sparate a vista su John
Androki? Il cinema vince a mani basse contro i libri ed è meglio
fare lo sceneggiatore piuttosto che lo scrittore.
Detto questo il cinema e le serie TV
si ripetono molto: oltre a tutta una serie di inutili remake e
reboot, fatti per investire sul sicuro, ci sono speciali categorie in
cui si possono racchiudere le varie produzioni. E a volte, un film
che non sta in una di queste ed è un ottimo film, incassa poco, come
è successo per il bellissimo Moon.
Categoria 1: Ai confini della
realtà, Oltre i limiti, Storie incredibili. È la
categoria dell’impossibile, di ciò che non ti saresti mai
aspettato che potesse accadere e che invece accade. È la mia
preferita e funziona sempre.
Categoria 2: Space opera. Star
Trek, Star Wars, Battlestar Galactica
e tutto il repertorio tecnologico e utopico del futuro. In questa
categoria è difficilissimo entrare con qualcosa di nuovo, per cui si
mangia sempre la stessa minestra.
Categoria 3: Fantahorror. Dopo
capolavori come Alien e la Cosa, tutto quello che è
venuto dopo l’abbiamo dimenticato nel giro di pochi giorni.
Categoria 4: Distopia. Questo tipo
di film ha sempre attinto a piene mani dai romanzi di
fantascienza. La fuga di Logan è un ottimo titolo del
passato, Maze Runner è una mediocre Saga del recente.
Categoria 5: I robottoni. Dopo film
fracassoni come Transformers e Pacific Rim aspettiamo
a gloria Gundam e Goldrake.
Categoria 6: I supereroi. Non è
fantascienza! Tuttavia contamina la fantascienza, vedi I Guardiani
della Galassia, Lanterna Verde, Captain Marvel.
Ecco, con un rullo del genere
andiamo avanti fino al 3500, però le cose fatte a catena di
montaggio buttano un tantino giù il morale. Che belli i tempi della
fantascienza artigianale di Jules Verne!
Mah.. ho sempre pensato che la fantascienza e il fantasy siano molto difficili da portare sullo schermo per tutta una serie di motivi, il primo dei quali assolutamente ovvio (i film finiscono spesso per trasformarsi in un tripudio di effetti speciali e basta), e poi il pubblico cineteìevisivo funziona in modo molto diverso da quello dei lettori: loro vogliono vedere sempre la stessa cosa (vedi le innumerevoli serie di Star Trek, ad esempio, su cui condivido pienamente la stroncatura di Charles Stross, autore notevole e da tenere sott'occhio), mentre noi lettori hanno bisogno sempre di cose nuove o di idee originali.
RispondiEliminaSi ha quindi il paradosso che hai descritto, con film originali come Moon male accolti al botteghino.
Vero in parte. I libri erano letti poco anche in passato. Certo, oggi stiamo toccando il fondo! Però buone idee, magari ispirate a qualche ottimo romanzo appunto letto da pochi, sono diventate film Cult. E poi ci sono film bellissimi nati direttamente da una sceneggiatura. Per la verità questi ultimi oggi sono più rari di ieri...
EliminaInfatti ho scritto che è difficile fare buona fantascienza cinetelevisiva, ma non impossibile. Ci sono e ci sono stati ottimi film e serie TV, ma sempre in numero molto inferiore a quelli scadenti, cosa che accade in misura molto minore con i racconti o i romanzi.
RispondiEliminaD'altra parte, spesso è proprio con i film scadenti che spesso si fanno i soldi che magari poi servono a realizzare quelli di buon livello.