lunedì 2 giugno 2025

Survive

 

Pensavo che Survive fosse un film sui naufragi, con la famigliola in vacanza al largo delle coste di Miami vittima di un problema sempre più grave al motoscafo, talmente grave da mettere seriamente a rischio le loro vite. Invece Survive è un film di fantascienza francese e si capisce molto bene dalla locandina, che però non avevo visto prima di vedere il film. Sicché mi sono reso conto che non era ciò che mi aspettavo di vedere e sulle prime il fatto mi ha rallegrato parecchio. Le balene che migrano in massa sfilando sotto la barca fanno subito capire che c’è qualcosa che non va, le meteore che precipitano infuocate dal cielo anche, soprattutto appena si scopre siano satelliti per le telecomunicazioni usciti dalla loro orbita. Poi accade la catastrofe sotto forma di tempesta impossibile da superare. I nostri eroi invece la superano e c’è il colpo di scena: il film non è di fantascienza, si tratta di un fantasy! È successa una cosa incredibile: i poli magnetici della Terra si sono invertiti e l’acqua ha preso il posto della terra ferma (con un discreto avanzo, visto che 2/3 del pianeta è mare). Praticamente è come una fotografia stampata in negativo: il nero prende il posto del bianco e viceversa, peccato che l’acqua al posto del terreno per l’inversione dei poli sia una tavanata galattica.

A proposito: le immagini sottomarine del mare della Florida mostrano pesci mediterranei, probabilmente si tratta di riprese subacque antistanti a Nizza.

Lo scenario che si presenta alla famigliola è il loro motoscafo in secca sul fondo di quello che un tempo era il golfo del Messico, eppure non c’è traccia del fondale. Se aspiri via tutta l’acqua non resta nulla? Coralli, stelle marine, alghe, pesci, tutto sparito per incanto! Per forza, le riprese sono state fatte nel deserto del Marocco e costava troppo aggiungere resti marini in CGI. Sarebbe stato spettacolare, ma hanno scelto di risparmiare, come le scene subacque davanti a Nizza.

L’attacco dei granchi abissali è un’altra tavanata perché sarebbero semplicemente esplosi per la differenza di pressione una volta scomparso il mare. O comunque avrebbero dovuto sparire insieme al resto del fondale, almeno per coerenza col film.

In ogni caso, se si pensa a un fantasy, tutto quello che ho scritto si può driblare considerando l’accaduto come evento magico e possiamo goderci l’azione e la suspense. In fondo si tratta solo di un film, non di un documentario scientifico. Quando nel 1966 girarono Un milione di anni fa di tavanate ne fecero a bizzeffe: uomini contemporanei dei dinosauri, maschi trogloditi e donne (soprattutto Raquel Welch) truccate e coi capelli ben sistemati. Il Cinema è evasione e in Survive è evasa anche la logica.

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