Questi burocrati europei che
misurano il futuro delle persone solo in base ai soldi che possono
restituire mi rimangono antipatici. Non mi piace come hanno trattato
la Grecia e non mi piacciono loro.
So già cosa penserà qualcuno:
“Facile eh? Scrivi il tuo pensierino qui sul blog e intanto ti
sei comprato casa pagando un mutuo a tasso basso grazie all’Euro!
Con la Lira adesso staresti in affitto, cosa credi?”
Quel qualcuno ha ragione. Eppure
non ce la faccio a sentirmi cittadino europeo, gli Stati Uniti
d’Europa, in queste condizioni, restano solo un sogno. E l’Europa
di oggi è una vampira che ti dissangua lentamente senza lasciarti
morire.
A questo punto, il qualcuno di
prima torna alla carica: “Se hai un debito devi pagarlo! I greci
hanno usato soldi europei e adesso non vogliono restituirli, cosa
credevano, di averli in regalo?”.
Non sono mai stato bravo in
matematica e ho sempre preferito le parole perché trasmettono
emozioni; i numeri, invece, sono freddi come i Daleks, assassini come
Skynet!
Non capisco molto di economia, ma
è chiaro che Tsipras si è trovato a governare la Grecia strangolata
dai debiti contratti da altri e l’Europa gli ha imposto di affamare
il suo popolo per pagare gli interessi su quei debiti. Gli “altri”
che hanno causato quei debiti, che hanno accettato prestiti sapendo
di non poterli restituire sono greci ma non sono il popolo, perché
il popolo non ha mai avuto voce in capitolo quando si decideva del
futuro della nazione. Quei bastardi che hanno deciso per il popolo
sono stati governanti, sono ricchi e magari tengono i loro soldi al
sicuro in banche che stanno fuori dalla Grecia e non pagheranno mai
per i loro errori. Non è giusto.
Tsipras e gli uomini del suo
governo hanno lottato per mesi contro la vampira, sono stati valorosi
quanto lo furono gli spartani alle Termopili, ma sono rimasti da soli
a combattere... e hanno perso.
Ricordiamocelo quando la stessa
loro sorte toccherà a noi.
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