Alla
fine, nonostante le mille difficoltà incontrate, le delusioni, le porte
sbattute in faccia, la peste e l'invasione delle cavallette... mi sono
deciso! Terminerò la Saga di Archon. Nel 2016 pubblicherò il romanzo che
fu edito da Runa Editrice, in una seconda edizione rivista e adattata
al sequel che durante la lavorazione ha portato il titolo provvisorio di
Mondo Bhlyss.
I due volumi titoleranno
rispettivamente "Il Pianeta di Zeist" e "Il Male della Galassia"; il
genere fantascientifico si sposterà ancora di più verso la Space Opera e
l'avventura, strizzando l'occhio a classici guarda caso come Flash
Gordon. Quindi, più fumetti e meno libri.
Gli altezzosi intenditori di fantascienza con la puzza sotto il naso sono pregati di tenersi alla larga da tutto ciò.
Buon Natale a tutti gli altri!
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RispondiEliminaSpero che un giorno ci racconterai le tue disavventure. Magari conoscerle potrebbe tornare utile a qualche autore che sta muovendo i primi passi nel mondo del self-publishing, in Italia e all'estero, e che, per farsi sentire, non può contare su circoli o amicizie.
RispondiEliminaE non posso che plaudire la tua decisione di tornare alla macchina da scrivere, e di scrivere quello che più ti aggrada, fregandotene di tutto il resto. Come scrittore, l'unico dovere che hai è infatti verso te stesso, la storia che stai scrivendo, e i personaggi che la tua storia contiene. Non c'è molto altro (e bada che non è poco, anzi, è moltissimo, e la storia può trasformarsi in un peso che ti schiaccia.) Se sei onesto nel fare questo, credo che i lettori se ne accorgeranno, e ti apprezzeranno. Vale per te, come vale per me, naturalmente.
Credo che la Fantascienza sia liberazione innanzitutto; liberazione dalle pastoie mentali, politiche, religiose, sociali, e, visto che scrivere sta diventando il nostro lavoro, non ha senso non divertirsi a farlo. Le storie che scriviamo oggi non sono soltanto per i lettori di oggi, ma anche per quelli di domani, così c'è eventualmente un problema di orizzonte, di quanto lontano uno scrittore di fantascienza possa spingere la propria immaginazione.
Il self-publishing ha cancellato i limiti classici che gli autori del passato avevano. Ora il limite è diventato la nostra immaginazione.
Non teniamola in gabbia.
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EliminaTi ringrazio Marco, da scrittore a scrittore. Condivido il tuo pensiero perchè è anche il mio. Ci sono troppi ostacoli che distruggono l'entusiasmo di chi decide di scrivere una storia, di qualsiasi genere sia. Oggi il web ci da gli strumenti per arrivare a un buon prodotto anche se non siamo gli eletti scelti dalle grandi CE. Per questo è importante arrivare fino in fondo e autopubblicare.
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