Dal 2013 a oggi ho scritto molti racconti, non sta a me giudicare se belli o brutti, che sono dispersi nelle varie antologie insieme ai racconti di altri autori. E la cosa buffa è che di qualcuno di questi non ricordo neppure la collocazione!
Scrivere romanzi è senz’altro
meno dispersivo e più controllabile. Tuttavia, da pigro, ho fatto come la tartaruga che ritrae testa e zampe nel guscio! E dopo appena due romanzi di fantascienza militare ho iniziato a scrivere a singhiozzi. Forse Yoda direbbe che i racconti sono il Lato Oscuro, più veloce, più rapido, ma non certo più forte. No, dai... Basta! Paragone fuori luogo e lato nerd che continua a emergere... fingete di non aver letto quest'ultima sciocchezza.
Comunque, al solo scopo di annotazione
personale elenco di seguito tutti i racconti (sempre che non me ne
sia sfuggito qualcuno) scritti fin’ora.
Amentus Magna (ucronico)
Clade (ucronico)
Staffetta
Il vampiro
Surrogati
L’uomo di Europa
Cavallette
Un ragazzo sfortunato
Primo contatto
Il guardiano dei mondi
Stamix
Kepler-438 b
Gregario
Venus
Fantasie sul futuro
Deus
Immortali
L’erba cattiva non muore mai
Inquiring
La fine dell’umanità
Veniamo in pace
Questione di vita o di morte
Peste spaziale
Vasi comunicanti
Bactana
Il grassatore
Demoni
La seconda scelta
I predatori dell’infinito
Credetemi
Aereo sperimentale
S.T.A.R. 5
Chi c’era prima di noi?
La trincea
Stranieri
Risveglio
Invasione
Un’anima per i metallici
Abbattuto
Atumiani
Il volo
Gilles
Mondi vicini
Salvate il senato
Chi vive su Ecate?
Pillole Amazing
Simulazione
Pelle verde
Stazione rifugio Idra
Lotta contro il tempo
Starfire
Gannikar (science fantasy)
Vichinghi (science fantasy)
Se
siete arrivati a leggere fin qui meritate almeno un racconto, per cui
lo pubblico qui sotto. È uno dei “frammenti dal futuro”, uno tra i più brevi, libero
da contratti e vincoli. Evito di mettere il titolo, magari potrebbe
essere divertente cercarlo sull’elenco.
La
terraformazione di Marte fu completata nel 2492, con largo anticipo
sulle previsioni. I marziani vivevano ancora dentro le cupole e
potevano circolare all’aperto solo indossando le maschere con
l’ossigeno, ma ormai la vegetazione aveva preso il sopravvento e il
deserto rosso fu gradevolmente contaminato dal verde.
Le nuove generazioni furono afflitte
dal mal di Terra: essere nati su Marte significava avere l’organismo
adatto a gravità 0,376 g, per cui scendere sulla Terra divenne
impossibile, sarebbero sicuramente morti! E questo lo subirono come
un terribile divieto della natura, anche se la natura non c’entrava
per niente.
La ricerca dell’antica civiltà
marziana non portò a nulla: chi aveva ipotizzato che l’umanità
fosse nata su Marte e si fosse spostata in seguito sulla Terra aveva
preso un granchio colossale. Marte non era un pianeta morto, infatti
non era mai nato!
In compenso gli extraterrestri nel
sistema solare c’erano davvero. Su Europa, la quarta luna di Giove,
sotto la spessa crosta ghiacciata che copriva tutta la superficie,
c’era un immenso oceano freddo brulicante di pesci e molti di
questi erano enormi.
La base Zeus, costruita nel
ghiaccio, si collegava all’acqua mediante un pozzo d’acciaio e
grazie a sofisticati sottomarini gli scienziati ebbero modo di
studiare il primo ecosistema complesso Extra Mondo.
Anche Venere ospitò un avamposto
dell’uomo: la base Afrodite galleggiava stabilmente sulle dense
nubi venusiane a un’altitudine che non aveva certo temperature
infernali come quelle del suolo. Inoltre la gravità del pianeta era
la più simile a quella terrestre in tutto il sistema solare e questo
rendeva meno traumatico il rientro a casa per chi soggiornava nella
base, sicuramente meno traumatico di quello subito dagli equipaggi
della base lunare Selene.
Eppure, il 2492 fu ricordato per un
evento incredibile che cambiò radicalmente la storia dell’umanità:
proprio in mezzo allo spazio tra le orbite di Nettuno e Urano si
materializzò un’enorme astronave aliena, giunta a velocità
UltraLuce dalle profondità dei sargassi siderali…
E il cambiamento fu.
I nuovi arrivati non erano mostri
verdi cannibali venuti a distruggere la Terra o a conquistarla
sostituendosi a noi, come avevamo visto troppe volte al cinema. E non
erano neppure saggi, buonissimi e simili agli Dei, come ci era stato
raccontato in altri film, copiando gli elfi delle leggende nordiche.
Gli extraterrestri erano ciò che
più lontano dall’essere umano ci potesse essere e nessun uomo
avrebbe mai potuto immaginarli!
A dire la verità è anche difficile
descriverli oggi. Anche perché non riesco a ricordarli… eppure li
ho visti sbarcare. Ricordo benissimo l’enorme disco sopra la mia
città e le loro navette che scendevano a terra. Ricordo il
portellone argenteo bordato d’oro che si apriva come un ponte
levatoio. Poi ho il buio in testa. Cosa diavolo è sceso da quelle
navette? Loro sono tra noi e non ne ho mai visto uno? Forse sono
invisibili. Ecco, deve per forza essere così. Certo, deve esserlo di
sicuro!
Ma poi che importa il loro aspetto?
Hanno portato il cambiamento. L’umanità è infinitamente
migliorata dopo il loro sbarco. Prima avevamo guerre continue,
terrorismo ovunque, criminalità, malattie e povertà. Oggi tutto
questo è solo storia! Oggi viviamo in contemplazione, non dobbiamo
più preoccuparci di niente. Non abbiamo neppure più bisogno di
nutrirci. Hanno pensato loro a tutto, non so come ma l’hanno fatto.
Noi passiamo le giornate in totale tranquillità, al tepore di un
sole che non tramonta mai.
Sono sicuro che anche su Marte è
così. E su Zeus, su Selene e su Afrodite. Loro sono arrivati ovunque
e ci hanno donato l’immortalità. Loro ci hanno liberato dai
problemi che affliggono la vita e possiamo trascorrere il tempo a
sognare, in completa apatia...
Loro sono arrivati e tutto è
cambiato.
Non male...forse un po' troppo ottimista nel finale per i miei gusti, ma con gli alieni hai fatto centro perfetto.
RispondiEliminaConcordo in pieno che non somiglierebbero affatto ad alcunché di terrestre. L'evoluzione è un fenomeno casuale, e anche se opera solo con quattro nucleotidi e venti aminoacidi, ha possibilità di espressione pressoché infinite.
Sei anche il primo che leggo ad affermare che se vedessimo un alieno non riusciremmo neanche a descriverne l'aspetto né a ricordarlo.
Ottimo rigore scientifico in un racconto di SF.. proprio come piace a me.
Veramente il protagonista non ricorda l'aspetto degli alieni perché appena sono arrivati ci hanno conquistati soggiogando le nostre menti. In pratica l'umanità vive in uno stato vegetativo e sogna, come in Matrix! Se non sono riuscito a comunicare questo significa che ho fallito nella scrittura del racconto.
EliminaE perché dovresti avere fallito? Il racconto si adatta benissimo anche ad un'altra chiave di lettura, e precisamente ad una situazione tipo Le Guide del Tramonto di Clarke, e così l'ho interpretato. Non ho pensato minimamente a Matrix; mi sono focalizzato piuttosto sulla descrizione o non- descrizione degli alieni e ho pensato che, come nel romanzo di Clarke, ci abbiano soggiogato con la propaganda (molto più facile e meno dispendiosa in termini energetici dell'allestimento di miliardi di cubicoli per la realtà virtuale), magari allo scopo di renderci innocui in modo tale da evitare future minacce da parte nostra.
RispondiEliminaGuarda... anch'io ho scritto qualcosa, ma preferirei di gran lunga che un mio lavoro fosse giudicato come ispirato ad un'opera di Arthur Clarke (che è un evergreen) piuttosto che ad un film uscito nel 1999, quando la realtà virtuale sembrava il futuro e invece si è rivelata un flop totale.
Piuttosto... anche la tua idea dei templari dello spazio non è male. C'è qualcosa di simile in Hyperion, anche se in quel romanzo c'è meno avventura e viene posto molto più l'accento sul fatto che la Chiesa possa un giorno degenerare in un miscuglio di fanatismo religioso e scientismo demoniaco. Ci si potrebbe anche inserire un puzzle scientifico sul perché tutta la vita senziente della Galassia sia umana... insomma c' è materia.
Il racconto sugli alieni, comunque, mi è piaciuto molto, quale che sia la chiave di lettura.
In conclusione: non hai fallito. Hai scritto un buon lavoro che può essere letto in diversi modi.
Ti ringrazio, ottima analisi o ottimi spunti di lettura. Credo che punterò su Hyperion.
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