John McClane in pensione combatte gli zombi nel 2500… anzi, No, ma pure Sì, visto che la Beretta ce l’ha. Il primo contatto con gli alieni è guerra! E la sceneggiatura pare scritta dallo sciamano di Capitol Hill. A questo punto l’Alleanza che fa? Chiama Frank Grillo, che chiama Bruce Willis e insieme radunano quattro gatti. Indossano delle armature che sembrano esoscheletri, ma potrebbero anche essere tute spaziali, oppure zaini di Rocketeer e vengono tutti sparati nello spazio col Portale Quantico. Raggiungono il teatro dell’invasione e esclamano: “Cazzo! C’erano le astronavi, ad averci pensato!” quindi le schivano e atterrano di testa sul pianeta come proiettili, con la terribile Bomba Q in tasca, quella che doveva essere assolutamente maneggiata con cura.
Qui scoprono che gli alieni non sono zombi, gli zombi sono gli umani catturati dagli alieni. Mentre gli alieni sono, da una pensata estremamente originale dello sciamano sceneggiatore, i Nazgûl di Sauron trapiantati dal fantasy alla fantascienza. Hanno perfino la classica spada curva seghettata del Male Assoluto!
Eppure, per essere Nazgûl, attaccano e schiattano da pirloni, dimostrando l’intelligenza degli Orchi. Avrebbero potuto bombardare il cannone orbitale con le loro astronavi, invece di caricare alla bersagliera. Purtroppo lo sceneggiatore è stato impietoso nei loro confronti. Ma poi di astronavi aliene, sul pianeta, ce ne sono parecchie. Il povero Bruce ne ruba una mentre distrugge la sua carriera di attore e porta la Bomba Q dove il cannone non avrebbe potuto lanciarla. A proposito, il cannone orbitale non deve essere confuso col cannone orbitante, infatti non orbita. È ben piantato in terra e colpisce gli Stargate messi in orbita da Sauron.
Alla fine, superato il rimpianto per i novanta minuti gettati al vento, diventa ingiusto dare tutte le colpe allo sceneggiatore, visto che è il regista ad accanirsi in modo sadico sul pubblico. Da quando Spielberg girò Salvate il soldato Ryan molti sprovveduti cercano di imitarlo e la domanda guardando Cosmic Sin è: “Ma il cameraman non avrà mica il morbo di Parkinson?”
Infine una riflessione: a volte il titolo originale dei film viene italianizzato. Beh, in questo caso sarebbe stato saggio il cambiamento in “Boiata Cosmica”. Così, almeno per salvare gli ignari abbonati Amazon Prime.
Che stroncatura... ma dalla sinossi della trama sembra veramente una boiata pazzesca.
RispondiEliminaHo scoperto che il regista è anche co-sceneggiatore e questo spiega molte cose. Quello che non capisco è perché non portano sullo schermo un buon romanzo, magari datato, ma forte di una valida idea di fondo. Eviterebbero frittate di questo genere che, appena si sparge la voce, vengono evitate dal pubblico.
EliminaMagari... io sto aspettando La Notte dei Tempi da un'eternità (è proprio il caso di dirlo)!
RispondiEliminaBellissima questa recensione!!!!
RispondiEliminaChissà com'è contento il regista.
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