E se i gatti fossero una specie intelligente, con un quoziente intellettivo pari a quello degli umani, ma fossero allo stesso tempo talmente pigri da aver lasciato lo scettro di specie dominante ai loro ignari concorrenti? Questa è l’idea di partenza del divertente libro per ragazzi di Gianluca Gemelli: I gatti della Terra sono pigri.
Qualcosa di simile accadeva anche nel libro Guida Galattica per autostoppisti, dove i topi erano più intelligenti degli uomini ma preferivano rimanere nell’ombra, mentre la vicenda si dipanava ai limiti del demenziale.
Tornando al libro sui gatti pigri, la prima cosa che si domanda il lettore è perché nessun umano abbia sospetti sull’intelligenza dei gatti. In fondo è quello che ha sempre dato per scontato tutta la produzione di Walt Disney: da La Carica dei 101 agli Aristogatti, gli animali conducono la loro vita consapevoli di ogni scelta guardandosi bene dal tentar di comunicare con i dominatori del mondo, anche quando questi si rivelano buoni. E la spiegazione è sempre la stessa: gli umani non riescono a parlare l’animalesco, figuriamoci il gattiano!
Lo stile di scrittura scelto dall’autore è quello semplificato e veloce, diretto a un target di adolescenti. Ed è l’unico possibile, perché una storia così strampalata si può raccontare solo con leggerezza e ironia. Eppure in ogni capitolo arriva una sorpresa: Astrogatto che spara raggi laser dalla coda, la flotta spaziale felina che alimenta le proprie astronavi con carburante a base di erbagatta, un universo di gatti in cui gli umani sono praticamente assenti, l’invasione dei Farlok… e poi la clamorosa scoperta di chi sono in realtà i Farlok!
Questo libro si può considerare di fantascienza? Quali sono i limiti in cui deve stare il genere fantascientifico? Bé, la fantascienza terrorizzante descrive gli xenomorfi, quella scritta dal Maestro racconta delle Fondazioni che preserveranno dalla barbarie il sapere dell’Uomo, quella avventurosa ci sbalordisce coi cavalieri spaziali che si affrontano duellando a colpi di spade di luce, quella ironica ci diverte con trovate simpatiche. Ebbene, questo libro ci diverte con trovate simpatiche e visto che i gatti intelligenti esistono solo nella fantasia, parliamo di fantascienza... giusto?
In un episodio dell’ultima stagione di Love, Death & Robots, tanto per ribadire quanto sia fruttifero il filone felino, la Terra è ormai un pianeta ucciso dagli umani responsabili della propria estinzione. I robot indicano quelli che hanno raggiunto Marte per ricominciare e sul suolo marziano vediamo lo scafandro di un astronauta che saluta. Appena alza la visiera a specchio antiluce solare scopriamo che si tratta di un gatto.
La copertina e le illustrazioni interne del libro sono disegnate dall’autore, con uno stile che ben si amalgama con quello della scrittura. E, secondo me, I gatti della Terra sono pigri, sarebbe un’ottima lettura per gli alunni delle scuole medie. Appena sarò ministro dell’istruzione lo proporrò come testo da adottare…
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