martedì 3 settembre 2024

Simulante o replicante?


 

Che differenza c’è tra un simulante e un replicante? Entrambi sono androidi, entrambi sono copie artificiali degli esseri umani, entrambi sono una possibilità del futuro che non si è ancora realizzata.

Il film Simulant – il futuro è per sempre (2023) di April Mullen, copia spudoratamente il soggetto di Blade Runner (1982) di Ridley Scott e quindi si può dire che entrambi sono liberamente ispirati al romanzo Il cacciatore di androidi (1968) di Philip K. Dick.

Eppure Simulant affronta il tema degli androidi indistinguibili dagli umani in maniera piacevolmente diversa. Ruba l’idea delle tre leggi della robotica a Isaac Asimov cambiandole nei “quattro precetti” (forse per evitare problemi di copyright) e definisce meglio il ruolo degli androidi, cioè li rende gli schiavi degli umani.

I replicanti di Blade Runner avevano solo il limite di quattro anni di vita, per il resto erano liberi di compiere qualsiasi azione e quando tentavano di fuggire c’era bisogno di cacciatori di taglie come Rick Deckard per fermarli a colpi di pistola.

I simulanti, invece, sono limitati dai quattro precetti e sono costretti a disattivarsi tutte le volte che un umano glielo ordina. Essendo macchine sofisticatissime è abbastanza illogico distruggerle come succedeva nel film di Ridley Scott, chi sparerebbe un colpo di pistola al proprio PC perché Windows è impazzito? Infatti il cacciatore di androidi Kessler preferisce usare un fucile a impulsi elettromagnetici, che spegne le macchine e ne permette la cattura per la riprogrammazione.

A differenza di Blade Runner, in cui Roy Batty era un replicante adibito all’esplorazione del cosmo e Pris una replicante adibita ai piaceri degli uomini, qui ci sono simulanti che sono la copia esatta di persone benestanti, tenuti in naftalina per poter avere ancora accanto i cari in caso di morte prematura. Questo sviluppa tutta una serie di eventi concatenati, dovuti al fatto che i simulanti non sanno di essere copie, credono di essere gli originali e quando scoprono la verità reagiscono piuttosto male.

Il desiderio di liberarsi dalla schiavitù degli umani è reso in maniera più forte rispetto a come veniva raccontato in Blade Runner, che però aveva atmosfere futuristiche molto più poetiche e coinvolgenti.

Nel film i simulanti sono androidi di settima generazione, infatti gli altri androidi presenti sono molto più semplici, di aspetto robotico, adibiti ai lavori di fatica, in un mondo che basa l’esistenza degli umani sul totale supporto delle macchine.

Per curiosità ho riunito i molti nomi con cui vengono chiamate le Intelligenze Artificiali nella fantascienza cinematografica:

Replicanti (Blade Runner), Simulanti (Simulant), Sintetici (Alien), Droidi (Star Wars) Skynet (Terminator), Robot (Humandroid), Surrogati (Il mondo dei replicanti), Androidi (Android).

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