Finalmente, dopo le due megaboiate Prometheus e Alien: Covenant, arriva Alien Romulus! E chi se ne frega se somiglia tantissimo al primo Alien, quello di Ridley Scott del 1979. I film su Alien si fanno in due modi soltanto: come Alien o come Aliens: Scontro finale (quello di James Cameron).
In questo nuovo Alien si rivede felicemente un vecchio nemico: l’androide Rook che altro non è che il medesimo modello dell’androide Ash. E anche qui fa spudoratamente gli interessi della Compagnia a spese degli astronauti umani.
Alien Romulus è un midquel, infatti narra fatti avvenuti tra Alien e Aliens che erano stati tralasciati e approfondisce meglio il carattere e le motivazioni dei personaggi. Soprattutto svela per quale folle motivo la Compagnia voleva a tutti i costi salvare l’alieno a costo di sacrificare l’intero equipaggio della Nostromo: la rivelazione è che si trattava davvero di un folle motivo, probabilmente pensato da dirigenti deficienti che non avevano capito con cosa avessero a che fare.
L’obiettivo del film è spaventare lo spettatore, proprio come fu per l’originale Alien, però avvalendosi dei punti definiti nel corso di tanti sequel. Per esempio che le armi a fiamma sono inutili, come sono inutili le armi congelanti, perché gli xenomorfi sopravvivono nello spazio.
Eppure non sono invincibili, infatti il mitico M41A2 Pulse Rifle falcia inesorabilmente gli alieni, purtroppo spargendo il loro sangue acido, che perfora gli scafi delle astronavi.
Nel film ci sono citazioni esplicite prese sia da Alien che da Aliens, la cosa funziona benissimo ed era già stata sperimentata in Star Wars con Rogue One (naturalmente citando i vari episodi di Star Wars, non certo quelli di Alien).
In definitiva Alien Romulus è il terzo film migliore dell’intera Saga, dopo Alien e Aliens. L’unico dubbio che resta è per quale motivo si sia scomodata la Lupa di Roma con i relativi Romolo e Remo.
La domanda a cui Ridley Scott tentò di rispondere con le due megaboiate è perché gli xenomorfi attaccano gli umani. Nessuno sentiva la necessità di saperlo, gli xenomorfi sono equiparabili alle belve feroci. Invece il regista ha toppato rielaborando gli Space Jockey, che avrebbero inventato gli xenomorfi come arma militare e poi somigliano tantissimo agli umani ma sono alti due metri e mezzo. Però lo Space Jockey del 1979 era alto almeno cinque metri ed era molto più extraterrestre. Insomma… sarebbe stato meglio limitarsi alle belve feroci e fare tesoro della svolta di James Cameron, con la Regina e la somiglianza con gli insetti.
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