In un passato molto remoto l’umanità
contava il trascorrere del tempo dalla nascita di un tizio che,
secondo una leggenda, tornò in vita tre giorni dopo essere stato
ucciso.
Questa convinzione profondamente
illogica condizionò la vita degli esseri umani praticamente in
tutto, fu una filosofia di massa che loro chiamarono Religione.
Non era certo la prima, ma di sicuro
fu quella più radicata. Insieme alla Guerra, combattuta da sempre
fra creature della stessa specie, raggiunse picchi di violenza
incredibili seminando ovunque morte e distruzione.
Altri concetti pericolosi, che
all’inizio si presentarono con intenti positivi e che
successivamente divennero sempre più estremi, furono gli ideali.
La cosa assurda, a noi francamente
incomprensibile, è che questi ideali avessero come simboli zone
precise del corpo umano: alcune persone, in pratica, simpatizzavano
per la parte sinistra, forse la mano, odiando le persone che
simpatizzavano per la parte destra, che a loro volta
contraccambiavano quell’odio con altro odio.
Per
distinguersi e evitare di uccidere per sbaglio qualcuno della propria
fazione, ci si salutava col braccio destro e la mano tesa se si
apparteneva al lato destro dell’odio. Oppure ci si salutava col
braccio sinistro teso e il pugno chiuso se si apparteneva al lato
sinistro. La mano libera poteva essere utilizzata per impugnare
velocemente una pistola o un coltello, ma quelli mancini della
fazione sinistra e quelli che non erano almeno ambidestri nella
fazione destra dovevano fare un addestramento supplementare.
Per la verità c’era anche un ideale
che simpatizzava per il centro, e a noi viene subito in mente la
testa, il cervello e quindi la ragione. E visto che basiamo la nostra
esistenza sulla logica ci sentiremmo forse a casa in questo gruppo di
persone? No, per niente! Chi seguiva l’ideale di centro, infatti,
rappresentava la Religione, cioè la più illogica delle fazioni.
Il mondo del passato ci appare oscuro
e ci convince di quanto sia stata fortuita l’evoluzione dell’uomo,
quanto sia stata vicina all’estinzione la nostra specie e quanta
colpa abbiano avuto i nostri antenati nel determinarne le cause.
Per tutti questi motivi conserviamo la
Storia delle civiltà umane che si sono avvicendate sulla Terra nei
nostri archivi mnemonici, ma impediamo ai nostri giovani di venirne a
conoscenza.
Il percorso istruttivo che ricevono
assicura loro una visione obiettiva del mondo e mantiene in armonia
la nostra società.
La responsabilità di Guardiani della
Scienza ci impone il mantenimento a qualsiasi costo del delicato
equilibrio finalmente raggiunto.
Quarta Era della Logica, secondo
Periodo, 642° Ciclo.
Primo Custode della Scienza
Amiante Sawntharis.
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