lunedì 4 giugno 2018

The Titan


The Titan è un bel film di fantascienza targato Netflix che affronta un tema importante:

Anche se fosse possibile trasferirsi su un altro pianeta, come potrebbero gli esseri umani adattarsi a un ambiente che sarebbe inevitabilmente ostile?

Facendo un esempio semplice vicino a noi, pensiamo alla Luna: il problema che non esista un’atmosfera sembra, nella fantascienza, l’unica barriera da superare per abitarci. Vecchie e famose serie TV, come UFO o Spazio 1999, o film importanti come 2001: odissea nello spazio, mostrano la vita dentro alle basi lunari identica a quella sulla Terra. Ma la Luna è circa 6 volte più piccola della Terra e la sua gravità è 1/6 di quella terrestre! Un essere umano selenita avrebbe molti problemi fisici se esposto per un lungo periodo a una gravità così ridotta.




Nel film Lo spazio che ci unisce, sempre di produzione Netflix, si ripropone lo stesso problema con Marte, che è grande la metà della Terra. Infatti il protagonista, cresciuto sul pianeta rosso, rischia di morire tornando sulla Terra, proprio perché il suo corpo non è preparato alla gravità doppia rispetto a quella del suo mondo.

Tornando al film The Titan, si narra del tentativo di colonizzare Titano, la luna più grande di Saturno. Ma invece di costruire basi pressurizzate e far indossare tute spaziali agli uomini e alle donne che andranno lassù, si pensa di trasformarli in titaniani: praticamente una nuova specie il cui habitat naturale sono i laghi di metano liquido e l’atmosfera velenosa di quella luna tanto ostile.




Esiste un libro che lessi molti anni fa, Il Difensore, di Larry Niven, che ha una trama completamente diversa, ma lascia addosso lo stesso senso di angoscia.
Infatti il punto è:

Se un essere umano evolvesse in un’altra specie, come potrebbe ancora sentirsi parte del genere umano?

Nel romanzo Il Difensore il protagonista difende la sua nuova specie e, giunto sulla Terra, infetta i terrestri per diffondere ovunque i suoi fratelli alieni. In The Titan, invece, Rick Janssen mantiene il ricordo della sua famiglia, portando così tanta malinconia sul mondo di cui sarà l’unico padrone.


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