The Titan è un bel film di
fantascienza targato Netflix che affronta un tema importante:
Anche se fosse possibile
trasferirsi su un altro pianeta, come potrebbero gli esseri umani
adattarsi a un ambiente che sarebbe inevitabilmente ostile?
Facendo un esempio semplice vicino a
noi, pensiamo alla Luna: il problema che non esista un’atmosfera
sembra, nella fantascienza, l’unica barriera da superare per
abitarci. Vecchie e famose serie TV, come UFO o Spazio
1999, o film importanti come 2001: odissea nello spazio,
mostrano la vita dentro alle basi lunari identica a quella sulla
Terra. Ma la Luna è circa 6 volte più piccola della Terra e la sua
gravità è 1/6 di quella terrestre! Un essere umano selenita avrebbe
molti problemi fisici se esposto per un lungo periodo a una gravità
così ridotta.
Nel film Lo spazio che ci unisce,
sempre di produzione Netflix, si ripropone lo stesso problema con
Marte, che è grande la metà della Terra. Infatti il protagonista,
cresciuto sul pianeta rosso, rischia di morire tornando sulla Terra, proprio perché il suo corpo non è preparato alla
gravità doppia rispetto a quella del suo mondo.
Tornando al film The Titan,
si narra del tentativo di colonizzare Titano, la luna più grande di
Saturno. Ma invece di costruire basi pressurizzate e far indossare
tute spaziali agli uomini e alle donne che andranno lassù, si pensa
di trasformarli in titaniani: praticamente una nuova specie il cui
habitat naturale sono i laghi di metano liquido e l’atmosfera
velenosa di quella luna tanto ostile.
Esiste un libro che lessi molti anni
fa, Il Difensore, di Larry Niven, che ha una trama
completamente diversa, ma lascia addosso lo stesso senso di angoscia.
Infatti il punto è:
Se un essere umano
evolvesse in un’altra specie, come potrebbe
ancora sentirsi parte del genere umano?
Nel
romanzo Il Difensore
il protagonista difende la sua nuova specie e, giunto sulla Terra,
infetta i terrestri per diffondere ovunque
i suoi fratelli alieni. In
The Titan,
invece, Rick Janssen mantiene il ricordo della sua famiglia, portando
così
tanta malinconia sul mondo di cui sarà l’unico padrone.
Nessun commento:
Posta un commento