E se Neil Armstrong non fosse morto?
No, niente cospirazionismo di bassa
lega: siamo nella fantascienza
della più bell'acqua, quella di Paolo
Aresi!
Ormai
ogni volta che si parla di Apollo 11 si finisce sempre per accennare
in qualche misura alla più classica delle teorie cospirazioniste: e
se sulla Luna non ci fossimo andati veramente? Se tutte le immagini
che abbiamo visto fossero state solo un film creato dal genio di
Stanley Kubrick? La risposta da dare a chi avanza queste teorie è
semplice: hai ragione! L'unico problema è che Kubrick era un tale
perfezionista che ha preteso di andare a girare sulla Luna per fare
un film come lo voleva lui.
La
domanda che avanziamo nel titolo non è una di queste tesi assurde, e
anzi lungi da noi voler mancare di rispetto a una persona che è
stata indubbiamente uno dei grandi eroi dell'era moderna. Paolo Aresi
ha scritto un romanzo su un altro di questi eroi, Sergej Korolev,
immaginando che non fosse morto, salvato da un'intelligenza aliena. E
nel finale del secondo romanzo, Korolev La luce di Eris c'è
un colpo di scena. Va be', qualcosa forse avete già intuito.
Era
stato l'ingegnere capo del progetto spaziale russo, la mente dietro
imprese storiche come il volo di Yuri Gagarin. Poi era sparito:
ufficialmente era morto, ma la realtà, come a volte accade, era
molto più incredibile. Recuperato su Marte da una missione
euroamericana oltre cento anni dopo, ora Korolev deve nuovamente
mettere il suo genio a disposizione dell'umanità. Perché forse il
mistero della scomparsa dei Marziani non è sepolto nel passato come
molti credevano.
E per chi non avesse letto il romanzo precedente:
Nel 2084 la storia dell'astronautica
ha fatto enormi passi avanti. È passato oltre un secolo da quando
gli eroi della corsa allo spazio, come Sergej Pavlovic Korolev, padre
del programma spaziale sovietico, avevano mandato in orbita i primi
razzi. Ora la quarta missione euroamericana ha raggiunto Marte.
Sembra ormai routine, ma arriva una incredibile scoperta, destinata a
cambiare la storia dell'umanità: in una valle marziana viene
rinvenuta una capsula Sojuz, risalente agli Anni sessanta del
ventesimo secolo. Come può essere arrivata fin lì? E soprattutto,
c'era a bordo qualcuno?
Nessun commento:
Posta un commento