venerdì 14 maggio 2021

Star Wars: Squadrons


Finalmente un simulatore spaziale azzeccato, dopo tanti anni. Star Wars Squadrons è il degno erede di X-Wing vs TIE Fighter, che sfreccia dal 1997 direttamente al 2021!

L’ultimo titolo sparatutto/simulatore dell’universo Star Wars, Battlefront II, è stato ottimo per la parte sparatutto, ma incasinato per quanto riguarda il simulatore spaziale. O almeno questa è la mia impressione da dinosauro ancora nostalgico degli anni ‘80.

Le schermaglie spaziali in Battlefront II sono talmente realistiche, che finisci per sparare su dei puntini impazziti evidenziati (per fortuna) dal mirino elettronico. Squadrons, invece, è meno realistico e più “giocone”. Ricrea l’atmosfera del vecchio X-Wing vs TIE Fighter e predilige la spettacolarità alla coerenza. Per esempio, rimbalzi sugli scafi nemici senza esplodere (non subito almeno), vedi astronavi che si muovono come nei film e riesci a colpirle. Forte, eh? Naturalmente parlo della modalità “storia” e tralascio la "multigiocatore", visto che uno come me appena mette il naso online dura quanto un gatto sull’Aurelia.

Ma poi, l’Ammiraglio Ackbar (non è lui, ma fingiamo che lo sia) ti parla sottoforma di ologramma mentre solchi lo spazio a caccia d’Imperiali. Che potresti volere di più? E i balzi nell’iperspazio? Meglio del simulatore di Disneyland!

Le battaglie in modalità storia sono una “fagiolata” degna dei mitici Bud Spencer e Terence Hill. Giochi rilassato e ti godi il film. Infatti è per questo che si chiama modalità storia.

Per coloro che non amano vincere facile ci sono le modalità “pilota” e “veterano”, l’impegno richiesto è maggiore e il gioco si fa duro.

 

Come al solito, le sbavature non mancano. Tra una missione e l’altra incontri gli altri piloti nell’hangar, ma siccome non sei in uno sparatutto non puoi camminare. Resti inchiodato lì, dove ti ha piazzato il programma. In compenso puoi guardarti intorno, parlare con chi è abilitato a risponderti (te ne accorgi dal suggerimento con la "x" sopra la testa), però ti senti frustrato perché non puoi raggiungere il caccia più vicino e giocare a filo filetto sulla carlinga col pennarello indelebile. Oppure non puoi arrivare furtivo alle spalle del caposquadriglia per assestargli un sonoro scapaccione e vedere l’effetto che fa.

Il tutto è complicato dalla mancanza di doppiaggio. E sia i briefing che i dialoghi con gli altri piloti diventano noiosi ostacoli da saltare. Eppure la confezione è in italiano e sullo schermo scorrono i sottotitoli (non sempre). A me ha sempre dato fastidio vedere un film in lingua originale… figuriamoci giocare alla Ps4 senza capire cosa devo fare!

Per fortuna le missioni sono intuitive come fu per X-Wing vs TIE Fighter e, nonostante l'inglese, uno come me che lo parla come lo parlava Totò ce la fa.

Detto questo vorrei chiarire che il mio articolo non è pubblicità. La Disney non mi ha pagato per scrivere queste corbellerie, la Disney non sa neppure che esisto. Il fatto è che mi andava di buttar giù qualcosa di leggero, tra una partita e l’altra, proprio perché mi sembra di esser tornato al 1977!

 

 

1 commento: