sabato 4 dicembre 2021

Cowboy Bepop


 

Non sarebbe neppure troppo male come serie Tv, tuttavia è intrisa di cartone animato giapponese. Lo so, si chiamano anime e sono strettamente collegati ai manga… ma chi se ne frega! Ho amato Goldrake da bambino, non sono più un bambino e riconosco che Goldrake resta un prodotto da bambini. Molti degli anime moderni sono violenti, inadatti ai bambini (anche se ricordo dicevano la stessa cosa di Goldrake negli anni ‘70). Tuttavia non è solo la violenza a determinare se un’opera sia adulta. Secondo me non deve esserci eccessiva semplificazione negli eventi e invece in Cowboy Bepop accade proprio questo. Probabilmente succedeva anche nella serie a cartoni, che non ho visto… forse Netflix è stata troppo fedele all’originale.

Qualcuno può dire che non si può alzare il ditino senza aver visto l’originale, c’è sempre qualcuno che lo dice. E io sto alzando il ditino.

Avendo interrotto la visione dei cartoni giapponesi per sopraggiunta maggiore età ormai dal lontanissimo 1988, noto alcune similitudini di Cowboy Bepop solo in Lupin III. Di sicuro ci saranno stati altri prodotti nipponici molto più simili di cui ignoro l’esistenza, però l’unico punto di forza della serie resta, secondo me, il legame tra i soci contornato da una buona dose di ironia, che appunto c’era anche in Lupin III.

Qualcosa di simile si respira nei fumetti di Burton & Cyb di Segura e Ortez con le dovute differenze, visto che qui si tratta di truffatori e invece in Cowboy Bepop sono cacciatori di taglie e in Lupin III sono ladri.

Le astronavi e l’ambientazione fantascientifica sono spettacolari. Forse ci sarebbe stata bene qualche pennellata rètro alla Tekkaman, tanto il semiserio era già stato sdoganato alla grande.

Il primo dei dieci episodi è il migliore, ha un ritmo frenetico e sorprende con buone trovate. La qualità cala nei successivi che comunque restano di ottima fattura per effetti speciali e accuratezza dei dettagli. Gli ultimi tre episodi sono interessanti, svelano l’antefatto e riescono a catturare l’attenzione perduta appena qualche episodio prima… ma il finale è diabolicamente da cartone e piuttosto inverosimile.

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