mercoledì 1 dicembre 2021

Grosso guaio sulla Luna - coming soon

 


L’ultimo racconto che ho scritto è, come sempre, di genere fantascientifico e contiene alcune citazioni più o meno nascoste.

La prima sta nel titolo: Grosso guaio sulla Luna. A sentirlo non può non tornare in mente Jack Burton, il suo camion e l’avventura vissuta e combattuta insieme a Wang Chi nel film Grosso guaio a Chinatown, di John Carpenter. E guarda caso i protagonisti del mio racconto sono il detective americano Steve Maddox, omaggio al Comandante di Città Luna nel mai realizzato UFO 1999, e il funzionario cinese Bai Qing. Due sbirri colleghi nemici destinati a divenire, dopo la tempesta di avvenimenti che travolgerà la Luna, amici.

 


La seconda citazione è in realtà un bouchet di citazioni: nel 2073 la base lunare internazionale Selene è guidata dal comandante Antonio Cellini. Uno dei tecnici della manutenzione si chiama Anton Zoref e il lander Vector, che permette il pendolarismo dei minatori dalla base alla stazione di estrazione di Elio-3, somiglia a una Maxi Aquila.

I fans di Spazio 1999 sanno benissimo chi fossero i personaggi secondari suddetti e, naturalmente, sanno tutto sulle Aquila (veicoli lunari, non certo pennuti!). Tuttavia, visto che si tratta di un’ambientazione, di un affresco per lo sfondo, qualcosa di lontanamente simile ma sostanzialmente diverso (il bouchet intendo), non pregiudica la comprensione della trama da parte dei lettori più giovani, assolutamente ignari dell’incredibile odissea di John Koenig, della dottoressa Helen Russell e degli altri alphani naufraghi tra le stelle.

 


Lo shuttle di collegamento, in arrivo dalla stazione spaziale è il Buran russo, ispirato al vero Buran sovietico, risposta mai realizzata alla famosa flotta di Space Shuttle statunitensi.

Due parole sulla trama? Certo, ma proprio due:

Tutto inizia come un giallo, infatti i protagonisti sono chiamati a indagare su una misteriosa catena di omicidi. Successivamente la vicenda prende una piega inaspettata, invadendo il campo del soprannaturale e del fanatismo.

 



Ho scomodato nientepopodimenoche Ashtar Sheran, più soprannaturale di così credo sia impossibile! Il controverso personaggio è considerato vero e vicinissimo per alcuni e colossale panzana per altri. Tuttavia, ai fini del racconto e della fantasia che ho messo per scriverlo, poco importa se abbiano ragione i primi o i secondi. Infatti si può romanzare un fatto vero e quindi renderlo in qualche modo più falso rispetto alla realtà, oppure si può fantasticare su una favola e tentare di renderla apparentemente più realistica. Io ci ho provato. Non so bene cosa ne sia venuto fuori, spero solo che nessuno si ritenga offeso dalle mie inesattezze e che la lettura sia presa semplicemente come un divertimento.

Buona Fantascienza a tutti!

 

Il racconto dovrebbe entrare in un'antologia che attualmente

è soltanto nella mia testa, mentre i libri su Ashtar Sheran imperano su Amazon da anni...  



3 commenti:

  1. Purtroppo i pataccari continuano a fare danni anche da morti (mi riferisco a tale Del Buono, di cui abbiamo parlato a proposito di un un precedente mio commento. Scommetto che su Amazon si trovano ancora i libri di George Adamski (penso che tu dsappia benissimo chi era questo cialtrone).

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  2. Controllato... ahimé, scommessa vinta. C'è tutta la sua produzione "letteraria".

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    1. E non solo: qui nel blog sono attaccato da commenti spam che rimandano a film in streaming, sicuramente pirata! Li ho rimossi immediatamente e terrò gli occhi aperti su altre infiltrazioni.

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