giovedì 5 maggio 2022

L'ultimo giorno sulla Terra

 


L’ultimo giorno sulla Terra è un film francese del 2020, distribuito da noi con due anni di ritardo.

In un prossimo futuro una luna rossa è entrata nel nostro sistema solare avvicinandosi sempre di più alla Terra. I terrestri hanno sfruttato per anni la misteriosa energia che emana per produrre il combustibile lumina, ma l’influenza della luna ha causato l’estinzione di quasi tutte le specie animali, l’innalzamento delle temperature, la riduzione degli oceani e la desertificazione delle foreste. Nel 2050 la situazione è ormai critica e lo scienziato Henry W. R. è convinto che l’unica possibilità di sopravvivere sia distruggere la luna con ordigni nucleari, ma siccome è protetta da un impenetrabile scudo magnetico bisogna che un astronauta, pilotando manualmente un razzo, effettui l’allunaggio per piazzare le cariche. Suo figlio Paul, colpito da un fulmine da bambino, è il solo che abbia il dono di superare lo scudo. Eppure non vuole, ha anche lui una convinzione e fugge inseguito dalle inquietanti guardie del governo.

Il film cattura l’attenzione da subito, per via degli effetti speciali degni di Hollywood e per il fatto di iniziare a metà degli eventi, riempiendo di domande la testa dello spettatore e rendendolo così assetato di risposte.

Si nota molto Metal Hurlant nel film e l’atmosfera da futuro retrò che c’era in quei fumetti negli anni ‘80. Ne è un esempio il telefono a muro col display per le videochiamate e la classica cornetta di quelle che i ragazzi di oggi non hanno mai visto. La canzone Cambodia, di Kim Wilde, apre magnificamente i titoli di testa e le guardie che inseguono il protagonista, coperte da corazze piene di tecnologia, non parlano mai, lasciando il dubbio se siano esseri umani o robot.

Purtroppo la seconda parte del film diventa sempre più oscura e quelle risposte che lo spettatore aspettava non arrivano. Tuttavia questo accadeva anche in molte storie della famosa rivista di fantascienza francese, quindi il tutto resta in linea con la tradizione.

Lo scorrere della vicenda suggerisce che la luna sia un organismo vivo. Infatti quando l’altro figlio dello scienziato, Eliott, tenta di compiere la missione al posto del fratello e fallisce, torna sulla Terra cambiato. È come se la luna gli avesse affidato una contromissione per difendersi dai terrestri. Qualcosa di simile, nel senso dell'organismo vivo che vaga nel cosmo sottoforma di corpo celeste, si vide nel telefilm Il cervello spaziale, della vecchia serie TV Spazio 1999.

Comunque il film lascia talmente tante strade aperte che ognuno può vederci la spiegazione che vuole.


 



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