L’ultimo Jurassic World supera ogni limite di spettacolarità abbattendo il muro della logica. Gli obiettivi del film sono principalmente il divertimento in sala e sbancare il botteghino, entrambi felicemente raggiunti.
Però che nostalgia il ricordo del primo Jurassic Park di Steven Spielberg! Ci fu l’attesa snervante di vedere i dinosauri e quando arrivarono, dopo la prima mezzora abbondante di pellicola, fummo travolti dalla meraviglia. Poi, col sabotaggio involontario del furfante di turno morto nel tentativo di trafugare le matrici DNA degli animali, si scatenò la tensione: dilagarono i velociraptor e il T-Rex, i protagonisti iniziarono la fuga disperata per non essere divorati e noi sprofondammo nella poltrona del cinema pieni d’angoscia.
In questo film dalla trama frammentatissima, invece, si resta storditi e l’attenzione cala spesso (nei film di Spielberg non succedeva mai). Ci sono qua e là delle vere e proprie citazioni, nel senso di situazioni simili (anche troppo) a quelle che furono proprio del capostipite della Saga e si sorvola con leggerezza un problema importantissimo: l’ecosistema del pianeta Terra.
In Jurassic World – Il dominio i dinosauri si sono ormai diffusi ovunque nel mondo e il mantra ripetuto per tutto il film è “coesistere”. Ma come sarebbe possibile coesistere con creature del genere?
In un vecchio Urania di cui non ricordo il titolo, alcuni extraterrestri giungono sulla Terra all’epoca dei dinosauri. Loro sono una specie erbivora che si è evoluta solo perché una variante ha sviluppato sangue velenoso causando l’estinzione dei carnivori. Il pianeta degli alieni si chiama Minerva, orbita tra Marte e Giove e esplode generando la fascia di asteroidi, ma il ricordo del pianeta Terra tra i sopravvissuti è orrore puro, proprio per via dei terribili predatori preistorici che lo abitavano!
Eppure in quest’ultimo Jurassic World vediamo la bambina dar da mangiare a piccoli dinosauri come fossero piccioni, vediamo i parasaurolophus galoppare insieme ai cavalli, diplodochi incantati dalle torce degli operai di un cantiere, velociraptor che scorrazzano nei boschi accanto alle case con la gente che beve birra in veranda, il mosasauro che nuota accanto alle balene.
Il problema di una coesistenza con i dinosauri non sarebbe solo il pericolo immane rappresentato dalla ferocia dei carnivori, l’ecosistema andrebbe in crisi anche per via degli erbivori. Animali giganteschi che si nutrono di enormi quantità giornaliere di vegetazione distruggerebbero quel che resta della nostra flora, già stoltamente disboscata dall’uomo nel corso di secoli di industrializzazione (da non dimenticare che nella preistoria la Terra era un’immensa foresta tropicale). Gli erbivori del nostro tempo, più piccoli di quelli preistorici, soccomberebbero di sicuro e la stessa sorte toccherebbe ai nostri carnivori, feroci ma di dimensioni ridotte rispetto ai loro nuovi concorrenti. Sarebbe una catastrofe!
I protagonisti dei primi tre Jurassic Park (Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom) ritornano in Jurassic World ma sembrano appiccicati a forza e cozzano con i protagonisti veri (Owen Grady e Claire Dearing), ma forse questo è voluto per veicolare il prodotto al pubblico più giovane che ha visto al cinema solo gli ultimi film.
In
definitiva Jurassic World – Il dominio
è un film piacevole e divertente, ma rischia di somigliare
all’episodio di una serie TV e avrebbe invece potuto affrontare temi fantascientifici più intriganti: come per esempio terraformare un pianeta del sistema solare per popolarlo di dinosauri. Idea folle? Certo, eppure non credo sia tanto più folle del come si è sviluppato il film.
Anche le ricostruzioni dei dinosauri sono completamente sbagliate, perché nella realtà avevano un aspetto completamente diverso.
RispondiEliminaHo qualche dubbio anche sui due dinosauri che affrontano il TRex nel finale: in ogni Jurassic Park spunta il dinosauro che non si era mai visto prima.
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