martedì 9 luglio 2019

Fantascienza Mix


E così siamo arrivati alla terza stagione del superfantafrullato per nostalgici degli anni ‘80: Stranger Things. Dentro c’è tutto: I Goonies, Alien, Aliens: scontro finale, It, Incontri ravvicinati del terzo tipo, E.T., Navigator, Poltergeist, eccetera… fino a The Blob, L'invasione degli ultracorpi e addirittura l'episodio Forza vitale della serie Spazio 1999.
Questo è un male? Beh, in un certo senso sì, perché la trama si attorciglia sul dejavu alzando il suspence sul finale di ogni puntata per poi calare all’inizio della successiva. E punta tutto sulle atmosfere degli anni d’oro del fantastico, quelli dello Spielberg per adolescenti.
Questo è un male? Ma anche no! Perché si tratta di un serial TV con una qualità di regia e effetti speciali molto alti e perché gli anni ‘80 sono rimasti nel cuore di tutti noi. Vedere Stranger Things è come fare un tuffo nel passato con la perfezione del presente. Il demogorgone ricorda Alien? Chi se ne frega! Quando ci ricapitano I Goonies fusi dentro Poltergeist?
I miei figli seguono la serie con più attenzione di me, segno che gli anni ‘80 stanno incantando perfino la generazione del 2000. E non hanno notato le incongruenze: tipo che il Mind Flayer della seconda stagione è simile ai dissennatori di Harry Potter e quello della terza è un incrocio tra Venom e la Cosa. Memorabile, poi, il russo implacabile simile a Terminator!

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