Molti anni fa mi capitò di leggere un racconto breve, pubblicato in coda a un romanzo Urania, che mi divertì moltissimo. Ho un ricordo vago del titolo, forse era qualcosa di simile a “L’uomo che sapeva tutto sui buchi” ma potrei sbagliarmi di grosso e ho dimenticato chi fosse l’autore.
Mi piacerebbe ritrovarlo e rileggerlo oggi. Purtroppo dovrei sfogliare i centinaia di Urania che tengo in garage, ormai ingialliti, fino a farmi venire un mal di testa. Infatti non ci provo nemmeno.
Comunque il racconto parla di un tizio che indaga sulla sparizione di alcune persone. Queste, a un certo punto della loro vita, erano svanite nel nulla. Scomparse senza lasciar traccia, senza una spiegazione plausibile! Il tizio immagina l’apertura di misteriosi buchi nella nostra realtà che avrebbero risucchiato dentro le persone per farle finire chissà dove.
Durante le sue indagini scopre che tutte le piste lo portano in un luogo preciso e convergono sul medesimo individuo. Quindi lo raggiunge e gli espone la sua teoria: gli fa alcuni esempi, non capisce perché queste persone siano sparite proprio entrando in contatto con quel tipo, in quel determinato posto. C’è un tassello che gli sfugge nel mosaico che ha ricostruito e quel tale è l’unico che può fornirglielo.
A quel punto il tale si alza, aumenta notevolmente la sua statura, addirittura si deforma e il suo stomaco si apre divenendo in tutto simile a una bocca piena di denti. L’uomo che sapeva tutto sui buchi, paralizzato dal terrore, viene sollevato e divorato in un attimo. Poi il mostro cambia ancora forma e, divenuto fluido, fugge attraverso il rubinetto del lavandino.
Ecco, racconti così erano di una semplicità incredibile, ma lasciavano un'impronta profonda negli appassionati di fantascienza e sarebbe bello riaverli tutti a portata di mano.
A questo link ne ho trovati alcuni:
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