domenica 18 giugno 2023

Crater


 

 

Crater è un film rivolto agli adolescenti, prodotto dagli stessi produttori di Stranger Things e permeato da una fantascienza retrò. Per certi versi tornano in mente i cartoni animati The Jetsons (i Pronipoti).

Eppure, sebbene sia confezionato per un pubblico giovane, Crater fa commuovere soprattutto gli adulti. Per i temi delicati che tocca: l’amicizia, la famiglia, il fatto che abbiamo una sola vita e la consapevolezza che non c’è mai una seconda possibilità nelle grandi scelte.

Crater è un piccolo gioiello della fantascienza, di quelli che non si vedevano da anni. E questo nonostante la fantascienza sia essenziale alla trama e allo stesso tempo resti sempre sullo sfondo della più importante storia di amicizia.



Attenzione Spoiler: evitate di proseguire la lettura se non avete ancora visto il film:



Siamo nell’anno 2257, la colonizzazione della Luna è fallita e non sappiamo quali siano le condizioni di vita sulla Terra. Il miraggio di una vita migliore è il lontano pianeta Omega e le risorse per raggiungerlo (una su tutte l’Elio3) vengono estratte nell’enorme base lunare mineraria sotterranea. I minatori devono lavorare vent’anni prima di poter ottenere il “lasciapassare” per un viaggio in ibernazione verso il nuovo mondo. Se un minatore muore prima di aver terminato i suoi anni lavorativi il suo parente più prossimo dovrà completarli e poi lavorare altri vent’anni prima di avere a sua volta un “lasciapassare”.

Si intuisce che sulla Terra ci sia una parte della popolazione totalmente tagliata fuori dalla possibilità di migrare su Omega, mentre magari la parte di popolazione ricca parte senza problemi, per cui i minatori si giocano col sudore della loro fronte quella possibilità altrimenti negata.

C’è una clausola nel contratto che prevede il diritto al viaggio per il figlio di un minatore morto durante l’estrazione e infatti quando il padre di Caleb Channing muore in un incidente, Caleb viene inserito nella lista dei prossimi passeggeri in partenza.

Ma Caleb non vuole partire! Suo padre gli aveva fatto giurare che sarebbe uscito all’esterno per raggiungere il Cratere e gli aveva assicurato che questo era anche quello che avrebbe voluto sua madre. Così Caleb decide di rubare un Rover insieme ai suoi amici Dylan, Borney e Marcus e tentare l’impresa. I quattro reclutano Addison, la figlia di uno scienziato molto rispettato sulla Terra, perché conosce i codici di uscita. Riescono a uscire durante il lockdown per la pioggia di meteoriti e iniziano il lungo percorso di avvicinamento al Cratere. Si susseguono avventure, giochi acrobatici avventati con le bombole di ossigeno, la sosta all’avamposto per rifornirsi di ossigeno e la scoperta che l’avamposto in realtà non è il rifugio per viaggiatori che credevano. Il rischio di morire è sempre dietro l’angolo e gli imprevisti vengono risolti grazie alla compattezza del gruppo, cementato da un’amicizia profonda.

L’arrivo al Cratere rivela, sul suo fondo, una stranissima costruzione con un un ingresso sotterraneo. Lo scarno stanzone circolare al suo interno è un simulatore che si attiva immergendo i ragazzi in una lussureggiante foresta terrestre. Sopra le loro teste vedono il cielo azzurro, gli stormi di uccelli che volano e il sole. Appena la simulazione s’interrompe, Caleb scopre una piccola botola nel pavimento, con una foto di suo padre e sua madre e un contenitore che conserva le ceneri di sua madre. Comprende il motivo per cui suo padre voleva assolutamente che lui raggiungesse quel posto e piange. Depone il contenitore con le ceneri di suo padre accanto a quello di sua madre e prende la foto, che ripone al sicuro in una tasca della tuta.

Si rende conto che suo padre non è morto per un incidente, si è sacrificato per permettere a lui una vita migliore su Omega. Ma Caleb non vuole! Lui vuol restare con i suoi amici sulla Luna. E invece loro gli dicono che deve andare, che altrimenti suo padre è morto inutilmente, che loro non hanno questa possibilità e lui non ha il diritto di sprecarla.

La pioggia di meteoriti interrompe la discussione e il gruppo tenta di tornare al rover prima che accada l’irreparabile. Purtroppo lo raggiungono con Dylan colpito da un frammento, con la tuta danneggiata. Inoltre un meteorite manda in frantumi la vetrata del pilota facendo fuoriuscire l’intera riserva d’aria.

Intrappolati nel rover guasto, senz’aria, i ragazzi attendono la loro fine: quando non ci sarà più ossigeno da riciclare la tuta inizierà a riciclare anidride carbonica e loro si addormenteranno per non svegliarsi mai più.

Perdono conoscenza ma i soccorsi arrivano in tempo per salvarli.

Caleb si risveglia settantacinque anni dopo, in un letto sul pianeta Omega. Nessuno gli ha dato possibilità di scegliere, è stato ibernato e unito ai passeggeri in partenza. I suoi amici sono probabilmente già morti di vecchiaia. La tristezza e la malinconia lo consumano.

Tuttavia gli viene consegnato un riproduttore di messaggi registrati dai suoi amici mentre lui dormiva e loro vivevano la loro vita. Così scopre che Dylan e Addison si sono sposati, hanno avuto dei figli, Borney è diventato un pezzo grosso sulla base mineraria e ha modificato la regola degli anni di lavoro tramandati ai discendenti. Inoltre Marcus ha superato i suoi problemi di salute.

Caleb inizia una nuova vita su Omega, un pianeta molto simile a come era la Terra prima che gli umani rovinassero la Natura. Sperando che il delitto non si ripeta.

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