Nel 2009 scrissi il romanzo Archon,
poi pubblicato da Runa Editrice nel 2013 e uscito in seconda edizione
rivista e corretta tre anni più tardi col nuovo titolo Il Pianeta di
Zeist.
Immaginai che il secondo pianeta di
Proxima Centauri fosse abitabile e che un gruppo di fuggitivi dal
pianeta Terra l’avesse raggiunto per fondarci una colonia. Ricordo di aver fatto anche una ricerca sul web, ma allora risultava solo un
pianeta intorno a Alpha Centauri B, le altre due stelle del sistema
erano prive di pianeti.
Beh, pensai… è un’opera di
fantasia, chi se ne frega se Proxima è una stella senza pianeti! E
invece, per puro caso, avevo indovinato la situazione con qualche
anno di anticipo. Infatti nel 2016, l’European Southern
Observatory, ha scoperto un pianeta roccioso in orbita nella zona
abitabile della nana rossa Proxima Centaury. È stato classificato
Proxima b e si sono formulate due ipotesi sulla sua tipologia:
potrebbe essere un pianeta oceano interamente ricoperto d’acqua,
oppure un pianeta con poca acqua, meno di quella che abbiamo sulla
Terra.
Il suo indice di similarità con la
Terra è alto: 0,87. E nonostante orbiti intorno a Proxima Centauri a
un decimo della distanza tra Mercurio e il Sole, non dovrebbe essere
troppo caldo, visto che Proxima è una nana rossa e ha una luminosità
1000 volte inferiore al Sole.
Nel mio romanzo il pianeta Archon
ricalca la seconda tipologia, quella con poca acqua; è abitato da un solo essere
intelligente costituito da milioni di corpi connessi mentalmente tra loro e, questo essere, è fondamentalmente
buono. Naturalmente poi ci sono altre sorprese...
Ma
questa è fantascienza, non certo scienza!
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