Se
i confini tra gli universi paralleli diventano indistinti
anche
la Storia diventa confusa:
un
capo Apache calpesterà il suolo di Roma
e
un sovietico deciderà le sorti del mondo.
Finalmente il mio racconto lungo
Amentus Magna Clade è giunto a pubblicazione col marchio Delos.
Sono particolarmente orgoglioso di
questo perché Delos fu il parco a tema nel mitico film Il mondo dei
robot, di Michael Crichton. E nei miei due racconti, Amentus Magna e
Amentus Magna Clade c’è molto dell’atmosfera di quel film.
Certo, la trama è completamente
diversa, non siamo in un parco con i robot, siamo su una Terra
alternativa dove gli eventi storici che conosciamo hanno preso
tutt’altra strada. E non solo: l’interferenza di emissari in
arrivo dagli universi paralleli si fa sempre più pesante. Insomma, è
una catastrofe, un disastro: “clade” in latino.
Sì, latino, perché al centro della
vicenda c’è l’Impero Romano!
Molto diverso da quello che abbiamo
conosciuto nei libri di storia e situato millecinquecento anni dopo
la dichiarazione, da parte dell’imperatore Costantino, della
religione di Mitra come unica religione dell’Impero.
E allora, che c’entra il mondo dei
robot con tutto questo? Beh, chi leggerà i due racconti capirà ciò che voglio dire.
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