sabato 1 giugno 2019

Migranti Alieni


Mi è capitato di vedere, in questi giorni su Prime, il film District 9 di Blomkamp. Quando lo vidi per la prima volta nel 2009 ne fui entusiasta: l’astronave piena di migranti alieni arrivava sulla Terra e questi divenivano il nuovo obiettivo del razzismo, perfino da parte dei neri, e questo nonostante ne avessero subito tanto dai bianchi.
Già il film Alien Nation, del 1988, aveva lanciato un bel messaggio antirazzista, raccontando degli extraterrestri che cercavano di integrarsi nella società umana e del difficile rapporto tra il poliziotto alieno e il suo collega razzista umano.



Oggi le mie impressioni sono cambiate: District 9 prende una strada diversa e strizza l’occhio al romanzo “Il difensore” di Larry Niven. Infatti il protagonista Wikus viene infettato dagli alieni, si trasforma lentamente in uno di loro e difende la sua specie, o meglio, la specie di cui è diventato nuovo membro.
Tuttavia non mancano le contraddizioni e i punti deboli coperti dagli ottimi effetti speciali e dalla narrazione a tratti a metà strada tra il notiziario e il documentario:
I terrestri non prendono nessuna precauzione per evitare il contagio, quando uno di loro viene infettato… perché?
L’astronave di Alien Nation era più credibile, visto che trasportava prigionieri e questi non erano in grado di pilotarla ignorandone la tecnologia. Mentre in District 9 c’è un enorme numero di fuchi stupidi e non si capisce chi adoperi le armi, gli esoscheletri e il resto della sofisticata tecnologia, a parte l’alieno Christopher (che potrebbe essere la regina).

 

1 commento:

  1. Alien Nation è un ottimo film... l'altro non l'ho visto. Il romanzo di Larry Niven lo leggerò sicuramente.

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