domenica 1 settembre 2019

Immortali




Il 2163 fu l’anno più cupo che l’umanità abbia mai dovuto sopportare. Il lavoro del dottor Kjell Bjørneboe, proseguito e completato da altri ricercatori dopo la sua morte, giunse a termine. Trasferire la coscienza di un uomo morente in un clone o in un androide divenne finalmente possibile.
Questo non significò vita eterna per tutti gli uomini. Significò vita eterna solo per chi poteva pagare. Quindi le persone estremamente ricche si comprarono l’immortalità e il resto della popolazione mondiale continuò a morire come aveva fatto da sempre.
Nel 2201 gli esseri umani erano già definitivamente divisi in due caste: gli immortali e i temporanei.
Gli immortali avevano molte copie della loro coscienza immagazzinate nei server della Zoe Corporation, che facevano da assicurazione in caso di morte violenta o improvvisa. In quel caso, infatti, la Compagnia avrebbe trasferito la coscienza di riserva in un nuovo involucro e l’immortale resuscitato si sarebbe subito precipitato a saldare la cospicua parcella.
Tutto filò liscio nella sua ingiustizia fino al 2299, quando un uomo sconosciuto, sicuramente un temporaneo che non aveva più niente da perdere, iniziò a uccidere gli immortali. Poco male, pensarono questi, sicuri della loro assicurazione. Ma alcune ondate di tremendi attacchi hacker distrussero le copie alla Zoe Corporation e si scatenò il terrore: essere uccisi senza poter operare un trasferimento in un altro corpo significava la fine anche per un immortale.
Fu messa una taglia sul misterioso killer, ma gli avventurieri che lo cercavano facevano sempre una brutta fine appena lo trovavano.
Angelo Nero fu il soprannome dato dai media di regime e il popolo lo applaudì come un nuovo Zorro che rubava ai ricchi quella vita che loro avevano tolto ai poveri.
Scrivo queste righe con la mano che trema, vivo asserragliato nella mia fortezza ormai da quindici anni e sono l’ultimo immortale rimasto. Non ho più voglia di fuggire dal mio destino, sento sferragliare lame nel piazzale sotto alle mie stanze. E sento anche molti colpi di arma da fuoco. Lui è qui, ne sono sicuro. Ho assoldato i peggiori tagliagole per difendermi dalla sua vendetta, ma credo che non riusciranno a salvarmi.
Sento la fine che si avvicina e sono ormai convinto che Angelo Nero non sia un uomo. Sono convinto che lui sia la punizione divina per noi arroganti che abbiamo tentato di forzare la natura.

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