I Diafanoidi vengono da Marte fa parte di una quadrilogia diretta e prodotta da Antonio Margheriti tra il 1965 e il 1967: gli altri tre film sono I criminali della galassia, Il pianeta errante e La morte viene dal pianeta Aytin.
Girarono tutti e quattro i film in sole dodici settimane sfruttando le stesse scenografie e la maggior parte del cast. L’obiettivo era il mercato statunitense e bisogna ammettere che nonostante siano stati realizzati a basso costo, non hanno granché da invidiare ai B-movie americani dell’epoca. Certo, col 1968 arrivò 2001: Odissea nello spazio e spazzò via quel tipo di fantascienza antiquata dai cinema, ma questa è un’altra storia.
La quadrilogia è disponibile su YouTube e io ho visto I Diafanoidi vengono da Marte ieri sera, con cinquantotto anni di ritardo. Bé, meglio tardi che mai.
Dei quattro è quello che racconta una minaccia extraterrestre piuttosto simile a L’invasione degli Ultracorpi (1956) tratto dal romanzo Gli invasati di Jack Finney del 1954. Che poi era simile a Il terrore dalla Sesta Luna (1994) tratto dal romanzo di Robert A. Heinlein del 1951 e a The father thing (2018) telefilm tratto dall’omonimo racconto di Philip K. Dick del 1954.
La mia curiosità per chi fossero i Diafanoidi è rimasta delusa nello scoprire che si tratta solo di un’idea rubata ai grandi scrittori statunitensi per realizzare un film da vendere proprio agli statunitensi. Tra l’altro i Diafanoidi hanno una forma piuttosto banale: sono luci verdi che si avvicinano minacciose, attaccano diffondendo un fumo verdastro, paralizzano le vittime e poi si impadroniscono del loro corpo. La trama del film presenta alcune lacune logiche, per esempio le pistole a fiamma che sparano attraverso le pareti della stazione spaziale. Oppure quando i protagonisti rompono il vetro della base su Marte e camminano trattenendo il fiato per raggiungere l’astronave di salvataggio. Però bisogna ricordarsi dell’epoca in cui è stato realizzato e soprattutto di quanti errori simili commettevano anche gli americani nei loro B-movie.
C’è un film semiserio su Netflix che riprende il tema degli Ultracorpi e lo sviluppa in modo simile ai Diafanoidi. Il film è norvegese del 2022 e si intitola Blasted – In due contro gli alieni.
Due amici d’infanzia, campioni europei di laser tag si ritrovano a Hessdalen, una località famosa per gli avvistamenti alieni e perfetta per giocare a paintball. Peccato che la zona sia infestata dagli extraterrestri impegnati ad attuare la loro invasione. Naturalmente si tratta di una commedia con atmosfere in stile Resident Alien, però c’è il punto in cui i terrestri rapiti sono nella caverna e stanno essere convertiti in alieni che somiglia in modo impressionante a quando i Diafanoidi convertono i terrestri nelle miniere di Marte.
Chissà, forse lo sceneggiatore norvegese ha visto il film di Margheriti!
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