Ora anche basta con le EAP! Se
qualcuno non l’avesse ancora capito, e quel qualcuno è di sicuro
l’aspirante scrittore che ha iniziato a scrivere ieri pomeriggio,
le case editrici a pagamento sono solo stampatori succhiasoldi.
Le EAP vi propongono la stampa di
centocinquanta copie per duemila euro? Che importa se nel logo hanno
un’aquila, un albatro (ogni riferimento agli Albatros che stampano
è puramente casuale) o un pellicano? In voi vedono un unico tipo di
volatile: il pollo.
Comprendono l’editing nel
preventivo? Certo, ma non lo faranno come si deve. E la colpa è
vostra! Le EAP sanno bene che trattate il testo come una reliquia e
volete correzioni senza cambiamenti, il che è missione impossibile.
Per cui cosa fanno? Semplice: correggono qualcosa qua e là lasciando
i grossi problemi di grammatica lì dove stanno. E poi vi annunciano
che il libro è un capolavoro, insaccano i duemila e vi ritrovate con
una pila di centocinquanta volumi in casa.
Sarà dura, in seguito, passare in
libreria a chiedere il contovendita. Non fatelo, essere trattati da
pezzenti non lo ordina certo il dottore.
Se, invece, proponete il libro a una
casa editrice free, vi risponderà solo in caso di testo accettabile
e pretenderà di fare cambiamenti dove servono. Ecco, queste sono
persone serie che stanno cercando di aiutarvi. Infatti il loro
obiettivo è avere, in catalogo, un libro ben scritto da vendere ai
lettori.
Le case editrici a pagamento,
invece, vendono i libri degli scrittori agli scrittori. Che gliene
può fregare del testo?
Vorrei a questo punto ricordare che
esiste lulu, un fantastico stampatore americano che fa lo stesso
servizio degli editori a pagamento, ma lo fa gratuitamente. Si può
stampare anche una sola copia per volta e si pagano solo i costi di
stampa (molto bassi) e la spedizione.
Spero di aver salvato qualcuno con
questo articolo. Soprattutto perché oltre al danno economico, il
malcapitato nelle grinfie dei succhiasoldi, avrà un danno più
grande. Chi infatti dovesse, magari per caso, iniziare la lettura del libro…
la interromperebbe dopo appena un paio di pagine e si convincerebbe
di una cosa sola: che l’autore non sa scrivere.
Per dirla come direbbe Yoda: “La
EAP è più forte? No! No! No! Più rapida… più facile… più
seducente… La FREE la imparerai! Quando sei calmo, in pace! Passivo
all’editing… a quel punto sarai pronto!”
Che la Forza sia con voi!
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