Quanto sono brutti gli
extraterrestri? Beh, nei film di fantascienza lo sono parecchio e il
loro aspetto è sempre stato il sistema migliore per decretarne
l’attitudine. In fondo siamo noi che li inventiamo, non sappiamo
come siano realmente quelli veri, lontani anni luce e quindi
irraggiungibili.
Negli anni ‘50 i mostri alieni
erano orripilanti e spesso si esprimevano a grugniti. Ciò serviva a
sottolinearne l’indole bestiale e malefica, infatti dovevano
rappresentare una minaccia per i buoni, che trionfavano sempre nel
finale uccidendoli.
Quando invece, capitava
l’extraterrestre buono somigliava all’uomo. Due esempi classici
sono Il cittadino dello spazio e Ultimatum alla Terra.
Negli anni ‘80 la fantascienza
cinematografica è cresciuta, gli effetti speciali e il makeup hanno
fatto passi da gigante, ma l’emozione che si voleva suscitare nello
spettatore ha continuato a guidare gli autori del design alieno.
E così Alien è un predatore
terrificante, la sua intelligenza è indefinita e l’aspetto è di
quelli che spaventano.
E.T. è brutto, ma siccome è un
cucciolo ed è buono come il pane e soprattutto deve piacere ai
bambini, ha gli occhi grandi come Bambi.
Il Drac Jeriba, del film Il
mio nemico, è un soldato che
combatte una
guerra intergalattica contro gli umani e non è affatto cattivo,
lotta semplicemente per il suo popolo. Precipitando su Fyrine IV sarà
costretto, per sopravvivere,
a collaborare col suo nemico Davidge e entrambi diventeranno amici
(come
succedeva in Duello nel Pacifico,
tra il soldato giapponese e quello americano).
L’aspetto rettiliano di
Jeriba è brutto, però è
studiato per non trasmettere
paura.
Gli
extraterrestri che appaiono nella trilogia di Men in Black
sono bizzarri, ma continuano a seguire la regola del “brutto buffo”
per quelli buoni e “brutto spaventevole” per quelli cattivi.
È
molto probabile che un vero alieno, se riuscisse a raggiungerci,
potrebbe spaventarci nonostante avesse intenti pacifici, a causa del
suo aspetto a noi repellente.
In quel caso... saremo abbastanza
maturi da non seguire la regola dell’extraterrestre
cinematografico?
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