Cosa sarebbe successo
se le scimmie non si fossero evolute in ominidi, poi in Neanderthal e
infine in Sapiens?
Forse un altro animale
avrebbe preso il nostro posto in cima alla scala evolutiva. Forse i
felini, predatori aggressivi e scaltri, oppure i delfini, considerati
le creature più intelligenti subito dopo l’Uomo.
Chissà, magari la
scintilla della ragione avrebbe premiato un erbivoro, o addirittura
l’evoluzione avrebbe preso tutt’altra strada e i dominatori
del mondo sarebbero saltati fuori non dalla fauna, ma dalla flora! E
così una stirpe vegetale e una società utopistica avrebbero regnato
in perfetta armonia con la natura.
E se invece niente di
tutto questo fosse accaduto? Se la probabilità più improbabile si
fosse verificata?
Se il verme avesse
formulato la famosa frase: “Io penso, dunque sono”? (nella sua
lingua, ovviamente).
Ebbene, se la realtà
alternativa fosse stata questa, innumerevoli anni più tardi quel
verme avrebbe conquistato lo spazio alla guida di potenti Giroscopi
Stellari e sarebbe sbarcato su mille pianeti protetto da un’ingegnosa
tuta spaziale provvista di ventose di locomozione.
Ecco: lo sapevo che
ieri sera non dovevo mangiare frittata di cipolle e funghi fritti!
Lo sapevo! Lo sapevo!
Perché ci casco sempre?
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