E se gli extraterrestri fossimo noi? Questa domanda è la madre di
molte fantasie ufologiche. Abbiamo il mondo più vicino, Marte, pieno
di indizi su una possibile vita radiosa avvenuta nel passato…
macché! Sto scherzando, quello che scrivo è pura fantasia!
Eppure, almeno finché non stabiliremo laggiù una base, non faremo
scavi e non studieremo il sottosuolo marziano, resterà sempre la
speranza che in un tempo remoto il Pianeta Rosso sia stato abitato. E
finché la speranza vivrà, una delle possibili speculazioni, forse
la più fantasiosa, sarà proprio che i marziani fossero esseri umani.
Niente omini verdi, niente orecchie a punta e niente antenne…
semplicemente esseri umani. Uomini e donne che sapevano benissimo
quanto fosse inospitale la Terra allora, piena di dinosauri, con
Tirannosauri e Velociraptor che non avrebbero dato loro scampo,
neanche se fossero atterrati armati. Non si poteva dormire
con un occhio aperto e le dita sul grilletto del
disintegratore!
Chissà, forse giunsero in visita da noi proprio guidando dischi
volanti. Monitorarono a lungo il mondo infernale che avevano a
portata di mano e magari ritennero troppo rischioso fondarci una
colonia.
Poi, col tempo, il clima di Marte potrebbe aver subito un cambiamento
traumatico. In fondo anche la Terra cambiò, i dinosauri si estinsero
e venne la glaciazione. Gli esseri umani marziani compresero che il
loro mondo stava morendo e videro nella Terra l’unica speranza di
vita. Così migrarono.
Una delle teorie sul perché non abbiamo trovato i resti delle loro
astronavi e della tecnologia che si portavano appresso è il
teletrasporto. Per migrare in massa non avrebbero attraversato lo
spazio siderale inscatolati nell’acciaio, il teletrasporto li
avrebbe smaterializzati su Marte e ricomposti sulla Terra, nel punto
di arrivo preparato da una prima squadra di esploratori.
E poi? Beh, senza la possibilità di costruire strutture perché il
teletrasporto non era in grado di inviare le macchine necessarie, i
marziani subirono l’inevitabile imbarbarimento. Certo, riuscirono a
sopravvivere, mentre i loro fratelli che scelsero di restare sul
mondo morente perirono. Ma nel giro di qualche generazione
regredirono. Chissà se il vero uomo terrestre non fosse proprio il
Neanderthal e la specie che lo cancellò dal mondo, i Sapiens, fosse
in realtà la specie marziana regredita al livello primitivo!
Insomma, noi saremmo fuggiti dal nostro mondo ormai invivibile e,
arrivati sulla Terra, avremmo vinto la gara per la vita col nostro
concorrente terrestre, il Neanderthal, condannandolo all’estinzione.
Poi, una volta rimasti gli unici dominatori intelligenti, ci saremmo
moltiplicati e dimenticati delle nostre origini.
Potrebbe essere? No. È solo fantascienza. Però è divertente
pensare che potrebbe essere. E chi sghignazza leggendo queste parole
leggermente deliranti deve ammettere almeno il simpatico sforzo di
fantasia. Che poi nemmeno tanta, visto che di queste storielle ne
girano da parecchio, gli scrittori di fantascienza hanno sfruttato il
filone all’inverosimile e il cinema ha poi rincarato la dose.
In ogni caso non sarebbe male poter fare un viaggetto su Marte e
verificare come stanno realmente le cose. A me piacerebbe.
Letture consigliate:
Aggiungwrei a queste letture il divertente pastiche di Michael Moorcock "Michael Kane Guerriero di Marte". Molto godibile. Oltre che, naturalmente, i capolavori della Brackett, in testa La spada di Rhiannon.
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