In
quanti abbiamo pensato questa frase prima di metterci all’opera
convinti che avremmo creato un capolavoro?
Io
l’ho fatto! Non il capolavoro... intendo dire che ho scritto il
primo libro nel 2009, poi ho preparato la sinossi e la lettera di
presentazione e ho iniziato a molestare le case editrici con i miei
pacchi che regolarmente sono finiti al macero.
La
storia potrebbe finire qui, se il passo non scatenasse tutta una
serie di conseguenze. Prima fra tutte le veloci risposte delle EAP,
le case editrici a pagamento, con preventivi esosi e lettere
aggressive degne dei più appiccicosi venditori di pentole.
La
seconda conseguenza, forse la più pericolosa, è la risposta di
editori Free che non chiedono nessun tipo di contributo e offrono un
contratto di edizione con copie omaggio e royalties alte. Beh, se uno
è inesperto come lo ero io abbocca come un luccio.
Nel
contratto che ho firmato si dichiara una stampa di duemila copie e
c’è una clausola che permette all’editore di continuare a
vendere le copie in giacenza anche nel caso di rescissione. Ebbene,
un amico grafico mi ha fatto notare la differenza tra la copertina di
un libro prodotto dalla grande distribuzione e la copertina del mio:
si nota, piccolissima, la retinatura. Ciò è dovuto alla stampa di
grosse tirature, cosa che non fanno i piccoli editori, che di solito
stampano dieci copie alla volta e se serve anche una sola.
Che
dire, sono stato un fesso e oggi, a contratto rescisso ormai da tre
anni, mi ritrovo il romanzo Archon ancora in vendita e tutto a norma
di legge. C’est la vie.
Essendo
nel pieno possesso dei diritti del libro e non avendo la minima
intenzione di comprare le copie necessarie a liberare il
“prigioniero” l’ho rivisto e migliorato, sottoposto a una nuova
revisione e ripubblicato col titolo “Il Pianeta di Zeist”.
Finisce
qui? Per niente, a questo punto entrano in gioco le recensioni di
Amazon. E grazie a troll che trolleggiano allegramente “Archon”
risulta migliore de “Il Pianeta di Zeist”.
Particolarmente
spassosa è la recensione di Zanon Romano bombardata con due stelle:
“La
prima parte sembra tratta dalle solite ribellioni degli imperi
galattici, tipo guerre stellari. Poi lo scenario cambia e la trama si
svolge sul pianeta Zeist ma la storia si svolge in modo così noioso
che mi sono stancato di leggerlo e chissà se lo finirò di leggere”
A
parte il fatto che ha acquistato il libro nell’unico mese che è
stato gratis, si vede benissimo che non l’ha letto! Nel libro non
c’è nessun pianeta Zeist, il pianeta si chiama Archon ed è
abitato da un alieno multicorpo chiamato dagli umani Zeist. Scorrendo
le altre recensioni che ha scritto il nobile scrittore cosa si
scopre? Che ha recensito anche il suo libro “Diario di Guerra e
Amore”, naturalmente con 5 stelle.
No,
direi che non si può combattere in queste condizioni. Quindi, a chi
venisse in mente la malsana idea di scrivere un libro voglio dare un
consiglio: pensa prima di tutto alla tua salute e risparmia tutto
quel tempo che sprecherai. Ti assicuro che non ne vale la pena.
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