Questa che vedete non è
l’astronave di una civiltà aliena venuta per conquistarci.
Quando, nel lontano 2089, entrò
nel sistema solare le difese della Confederazione terrestre si
allertarono immediatamente. L’avamposto Ultima Thule, galleggiante
sulla densa atmosfera di Urano, inviò subito tre intercettori per
investigare e scoprì che non si trattava affatto di un’astronave:
l’oggetto volante non identificato era un leviatano interstellare.
Come i nostri cetacei vagavano
nell’oceano lui vagava nel cosmo e come i nostri si cibavano di
plancton, lui si cibava di pulviscolo spaziale. Inoltre la sua vita
non era basata sulla biologia del carbonio, ma su quella del silicio.
Fu una scoperta sensazionale. Non
avevamo avuto il contatto con una creatura extraterrestre
intelligente, si trattava di una bestia in grado al massimo di
mettere insieme i pensieri di un bue, ma era comunque un grande passo
per l’umanità.
Purtroppo, il profitto e la
bassezza cui può arrivare l’essere umano non hanno limiti. Una
potente multinazionale vantò i diritti di sfruttamento sulla
creatura, ricca di sostanze preziose. Fu uccisa e sezionata e addirittura allestirono una flotta per la caccia di altri esemplari
fuori dal nostro sistema.
Quella del 2089 è stata una
pagina triste nella storia del genere umano.
A proposito, ecco un film che vorrei vedere:
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