“Sentinella” è un racconto
di Fredric Brown. È un classico della fantascienza e la storia ormai
la conoscono perfino i sassi, eppure voglio parlarne qui per un
motivo personale: questo racconto è responsabile della mia passione
per la fantascienza. Galeotto fu il libro della scuola elementare che
me lo fece conoscere e complice la maestra che lo dette come lezione
da studiare a casa. Ricordo ancora l’illustrazione dell’alieno
squamoso che si difendeva dall’aggressione dei soldati umani.
Per me fu una rivoluzione! Era
come se in un film di Cowboys avessero scambiato i cappelli: quelli
bianchi ai cattivi e quelli neri ai buoni, non ci avrei capito più
niente.
Esiste un coraggioso e ingenuo
cortometraggio su Youtube, che cerca di essere il più fedele
possibile al racconto di Brown. Ma oggi sarebbe possibile realizzarne
uno migliore, ottenendo la stessa sorpresa del testo scritto.
Basterebbe presentare il soldato in armatura leggera, con l'elmo che
copre il volto e solo nel finale, dopo aver abbattuto gli umani in
avvicinamento, questo rivelerebbe la sua forma aliena togliendolo.
Ma saremmo già fuori strada
rispetto al racconto, infatti l’autore fa dire al protagonista che
gli umani hanno solo due braccia e due gambe… e a quel punto il
regista avrebbe già salutato la sorpresa.
Ci sono cose impossibili da
trasferire dalla carta allo schermo.
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