Annientamento (Annihilation) è
un film di fantascienza scritto e diretto da Alex Garland, tratto dal
romanzo dello scrittore Jeff VanderMerr, vincitore del Premio Nebula
per il miglior romanzo 2014 e tradotto in italiano nel 2015 da
Einaudi.
Non so se il filosofo sia Garland
o VanderMerr, non ho letto il libro, quindi spero che la frittata
l’abbia fatta solo Garland. Anche perché si è liberamente
ispirato al romanzo, quindi deve aver cambiato parecchio.
Quel che dispiace è il
risultato, visto che Garland è lo sceneggiatore dell’ottimo
Sunshine e ha scritto e diretto l’altrettanto ottimo Ex Machina.
Qui, purtroppo, sembra essere
impazzito!
Il suo film è troppo filosofico
e dimentica volutamente le cose concrete. Parla dell’autodistruzione
degli individui, è una chiara metafora sul cancro e sul suo
espandersi senza possibilità di essere fermato. Ma chi voleva vedere
un film di fantascienza (come me, per esempio) è ancora qui a
chiedersi che fine abbia fatto la logica.
Perché scrivo queste cattiverie?
Perché sono un pompiere, il meno qualificato a giudicare scrittori e
registi, ma più informato di altri su come devono essere gestite le
emergenze NBCR. So che la zona interessata deve essere suddivisa in
Rossa (area interdetta per pericolo incombente), Arancione (area
potenzialmente pericolosa) e Gialla (area non pericolosa interdetta
solo ai civili). E so che si entra nelle aree contaminate con tutte
le protezioni disponibili. Addirittura in presenza di raggi gamma,
per i quali non ci sono protezioni, si entra a tempo, in modo da
distribuire le radiazioni su più operatori e ridurre gli inevitabili
danni.
In questo film, invece, si
comportano tutti in modo demenziale! I militari, gli scienziati, il
governo degli Stati Uniti!
Un meteorite ha impattato un faro
sulla spiaggia contaminando una vasta area, si capisce dalla cappa
fatta di bolle di sapone che incombe e si espande lentamente.
Che fa il governo per indagare?
Da tre anni invia soldati equipaggiati con mimetica, zaino e fucile
mitragliatore, che trovano ogni sorta di indizio di contaminazione
extraterrestre in grado addirittura di modificare il DNA di animali e
vegetali… e muoiono.
Quando un sergente, unico
superstite della sua squadra, torna con evidenti problemi fisici, a
qualcuno viene l’ideona: non mandiamo più uomini, mandiamo una
squadra di donne, che è tutta un’altra cosa!
Possibile che a nessuno venga in
mente che il faro è sulla spiaggia? Una spiaggia enorme, perfetta
per atterrarci con un elicottero o sbarcarci con un mezzo anfibio, in
modo da ridurre i tempi di incursione e poter indossare tute
ermetiche con riserva d’aria?
Forse non è venuto in mente a
nessuno perché il regista era concentrato sul dramma di Lena
e Kane, sull’infedeltà di lei e sulla gelosia di lui. E sulla
loro conseguente tentazione di autodistruggersi: lei per il
rimorso e lui per l’amarezza della delusione.
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