Gli
Invasori è una vecchia serie TV statunitense del 1967. Narra le
disavventure dell’architetto David Vincent che, testimone
involontario dell’atterraggio di un’astronave extraterrestre,
diventa un fuggiasco inseguito appunto dagli invasori assassini.
L’asso
nella manica degli alieni è il loro sistema di camuffamento, infatti
sono in grado di assomigliare quasi in tutto agli esseri umani. Le
poche differenze che li distinguono da noi sono le unghie più
piccole, il non aver alcun battito cardiaco e l’impossibilità di
piegare il mignolo.
Vincent
tenta disperatamente di convincere i suoi simili della presenza degli
invasori; ma è difficile, perché quando vengono uccisi si
dematerializzano in polvere rossa. E quando loro uccidono gli umani
utilizzano un piccolo dischetto che poggiato sul collo provoca
emorragia cerebrale, convincendo le autorità che la vittima è
deceduta di morte naturale.
The
Invaders è chiaramente derivato da L’invasione degli Ultracorpi,
di Don Siegel. Ma è anche precursore di molti film sulle invasioni
subdole provenienti dallo spazio.
Uno
di questi è The Arrival, di David Twohy, nel quale il
radioastronomo Zane Zaminski scopre un radiosegnale proveniente dalla
stella Wolf 336 e viene ostacolato in tutti i modi affinché non
diffonda la notizia. Infatti gli extraterrestri sono già sulla Terra
e comunicano mediante quel segnale col pianeta natio. Inoltre
incrementano segretamente l’effetto serra per rendere il clima del
nostro mondo ospitale alla loro specie colonizzatrice.
Un
altro film riconducibile a The Invaders è Essi vivono, di John
Carpenter. Qui però ci sono alcune varianti significative.
Gli
extraterrestri non sono in grado di assumere le nostre sembianze, ma
riescono a falsare la realtà piazzando speciali congegni sui tetti
dei grattacieli.
Il
disoccupato John Nada riuscirà a vederli grazie a occhiali speciali
distribuiti dalla Resistenza e reagirà da uomo d’azione quale è.
Insieme a Frank tenterà di svegliare i suoi simili, completamente
asserviti dai messaggi subliminali che li bombardano quotidianamente.
Bella serie... purtroppo non ha avuto la fortuna che meritava e oggi pochi la ricordano.
RispondiEliminaUn ottimo esempio di come si possa fare discreta fantascienza anche con la paccottiglia dell'ufologia.