Facciamo un bel confronto tra l’estate
del 1978 e l’estate del 2018.
Come dite? Su che cosa? Beh, è semplice…
sulla fantascienza. Ma non sulle astronavi, sui mostri, sulle società
distopiche, su George Lucas, su Christopher Nolan, su Goldrake o su
Iron Sky.
Facciamo un bel confronto su quello che
eravamo e su quello che siamo, su come comunicavamo e su come ci
informavano i media. Siamo sicuri che non sia cambiato troppo? E
soprattutto che sia cambiato in meglio? Siamo sicuri che le
aspettative fantastiche che avevamo per il 2000 si siano avverate?
Nel 1978 la fonte principale
d’informazione e di divertimento era l’edicola, visto che la TV,
oltre al solito telegiornale offriva molto poco: film vecchissimi e
sceneggiati insipidi, con qualche ottima eccezione (i sopravvissuti,
UFO, Spazio 1999).
Di conseguenza, sotto l’ombrellone si
leggeva molto di più rispetto a oggi: quotidiani, fumetti, riviste,
libri (i mitici Urania).
E vedere un film al cinema era una festa,
c’erano le seconde visioni estive all’aperto e a volte ci
capitava addirittura il doppio: due film con un solo biglietto!
Oggi abbiamo i multisala che proiettano
dieci film contemporaneamente. Abbiamo Sky con i film in HD che
vediamo su TV a led da 50 pollici (qualche megalomane li vede sul TV
a 88 pollici di sala restando comodamente seduto in cucina).
Oggi le serie TV possono arrivare
addirittura a 8 stagioni e nell’ultimo episodio il giovane
protagonista non è più così giovane e i suoi capelli, se li ha
ancora, sono diventati bianchi.
Ma la parte peggiore del 2018,
l’infernale congegno che ha distrutto la nostra fantasia, che ci ha
tolto il piacere di sfogliare le pagine di un libro, di scoprire una
notizia che nessuno aveva detto in TV, magari sulla nostra rivista
preferita, è senz’altro lo Smartphone!
Nessun autore di fantascienza poteva
prevedere un futuro così distopico. Nessun autore poteva essere
tanto visionario da immaginare milioni di persone schiave di una
scatolina magica che diffonde cazzate sotto forma di post da social
network. facebook, google+, twitter… li conoscete, eh? Ma và…
Il nostro futuro non sono state le auto a
decollo verticale di Blade Runner, nessuna DeLorean ha avuto bisogno
di 1,21 gigawatt di potenza per attivare il flusso canalizzatore.
In compenso YouTube è in grado di farci
rivedere qualsiasi cosa abbiamo visto in passato. Siamo al riciclo e
alla nostalgia. Siamo al remake e al reboot. Abbiamo il massimo della
tecnologia possibile e ci manca la creatività, rubata dal pacchetto
completo della pay TV.
Oggi abbiamo l’informazione globale a
portata di click, ieri tutto era un’avventura...