martedì 27 giugno 2023

Nemici invisibili

 

Ieri mi sono iscritto a questo gruppo fantasy che dichiara nell’apposita area informazioni di accettare volentieri racconti fantastici, fiabe e favole. Mi sono presentato anticipando che a breve avrei postato un mio racconto completo stando molto attento a non infrangere alcuna regola del gruppo e comunque non prima di aver ricevuto una risposta alla mia presentazione.

Oggi scopro di avere un nemico che non conosco: l’amministratore del gruppo mi ha bannato apparentemente senza motivo (probabilmente ce l’ha con me per motivi lontanissimi dai racconti, dalle fiabe o dalle favole, visto che non ho fatto in tempo a postare alcun testo).

Un mio amico, col suo profilo facebook, si è iscritto oggi al gruppo e mi ha cercato tra i membri: risulto regolarmente iscritto, come si vede dallo screenshot. Quindi l’amministratore mi banna, però mi mantiene tra gli iscritti per non diminuirne il numero di una unità. E io, che non vedo più il gruppo, non posso abbandonarlo.

Tutto questo discorso per puntualizzare quanto siano ingiusti i social, spesso gestiti da piccoli dittatori del loro spazio, che non danno importanza alla qualità dei contenuti, ma solo alla simpatia o alla antipatia verso gli eventuali interlocutori.

Nel frattempo sono entrato un altro gruppo fantasy col doppio degli iscritti di questo e ho postato lì il mio racconto. La buona notizia è che pare sia piaciuto parecchio.

Il mio amico risponderà per le rime nel gruppo e sarà sicuramente bannato dal dittatore in miniatura.

 

Ed ecco l’aggiornamento della situazione: dopo che vari utenti avevano negato il bannaggio con le solite “qui non succede mai” e “in fondo lui non ha postato niente, perché avrebbe dovuto essere bannato?” ecco spuntare fiera l’amministratrice inflessibile. Metto qui di seguito i disperati tentativi del mio amico di farla ragionare, prima di essere anche lui a sua volta bannato.

 


 

Praticamente la signora ha sfruttato la telepatia per capire che avrei fatto spam, cioè messo link all’acquisto. Cosa che non avevo assolutamente intenzione di fare. Il mio unico intento era postare un racconto integralmente, per divertire chi avesse deciso di leggerlo. E in un gruppo fantasy che invita a postare racconti fantasy dovrebbe essere normale tentare di postarne uno. Invece, evidentemente non lo è. Anche perché la signora si lamenta di chi le ha impedito di pubblicare su blog o gruppi in questi anni e sembra decisa a vendicarsi sul primo che passa… cioè io.

C’est la vie.

 

mercoledì 21 giugno 2023

Scritture Aliene - Alien Black

 



La Democrazia di domani sarà semplice materiale da contrabbando? Che effetti avrà lo studio su un androide senziente? È etico colonizzare un pianeta eradicandone le razze autoctone? L'amore represso può restare quiescente in un comune laptop? Sarà sufficiente un'esecuzione mirata per respingere fortissimi alieni invasori? Umani nullatenenti possono decadere a semplici cavie da laboratorio? La Blitzkrieg tanto cara ai nazisti funzionerà anche su scala interstellare? Un ingenuo giovanotto gaudente saprà gestire al meglio il primo contatto? Che ci fa un mediocre autore di casa nostra nel bel mezzo di una guerra aliena?

 

L’ultima antologia della serie Scritture Aliene è in vendita su Amazon e io sono orgoglioso di avere un mio racconto pubblicato insieme ai racconti di tanti bravi scrittori di fantascienza.

Di seguito una piccola anteprima del mio racconto “TerraNazi”:

 

 

Un giorno del 3022 gli scienziati avviarono l’ennesima esplorazione dell’ennesima Terra alternativa nella fitta giungla di universi paralleli. L’avatar quantico si materializzò in uno scenario apocalittico, dove la devastazione lasciava ben pochi dubbi sulla fine dell’umanità. Di Terre alternative in cui la Guerra Fredda era sfociata nella Terza Guerra Mondiale annientando il genere umano ne avevano trovate parecchie, quindi gli scienziati furono tentati di richiamare subito l’avatar e catalogare come “comune” anche quella. Poi però la loro attenzione fu catturata dalle svastiche sparse ovunque: sui resti degli edifici, sul piazzale in asfalto calpestato dall’avatar e perfino su quel che rimaneva dei tombini fognari. Subito digitarono “ricerca banche dati attive” sul terminale che impartiva gli ordini al campo e l’avatar iniziò la scansione. Venne individuato un bunker sotterraneo a cinquecento metri di profondità e fu necessaria la modalità incorporea per attraversare gli sbarramenti di cemento e acciaio che lo rendevano inespugnabile.

L’avatar raggiunse le strumentazioni ancora in perfetta efficienza, i comandi funzionavano in tedesco e il soffitto era affrescato con la bandiera del Terzo Reich. L’avatar cominciò a trasmettere la lezione di Storia.

L’Asse aveva vinto la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944 i tedeschi avevano portato a termine il loro programma nucleare in Norvegia e Hitler aveva sganciato una bomba atomica su Londra, una su Washington e un’altra su Mosca.

Mussolini morì in un attentato organizzato da Hitler che poi addossò la colpa agli ebrei. L’Italia fu annessa alla Germania come era stato per l’Austria e il mondo fu diviso tra nazisti e giapponesi...

 

 

IL RACCONTO CONTINUA SU AMAZON, INSIEME AGLI ALTRI RACCONTI DELL'ANTOLOGIA

domenica 18 giugno 2023

Crater


 

 

Crater è un film rivolto agli adolescenti, prodotto dagli stessi produttori di Stranger Things e permeato da una fantascienza retrò. Per certi versi tornano in mente i cartoni animati The Jetsons (i Pronipoti).

Eppure, sebbene sia confezionato per un pubblico giovane, Crater fa commuovere soprattutto gli adulti. Per i temi delicati che tocca: l’amicizia, la famiglia, il fatto che abbiamo una sola vita e la consapevolezza che non c’è mai una seconda possibilità nelle grandi scelte.

Crater è un piccolo gioiello della fantascienza, di quelli che non si vedevano da anni. E questo nonostante la fantascienza sia essenziale alla trama e allo stesso tempo resti sempre sullo sfondo della più importante storia di amicizia.



Attenzione Spoiler: evitate di proseguire la lettura se non avete ancora visto il film:



Siamo nell’anno 2257, la colonizzazione della Luna è fallita e non sappiamo quali siano le condizioni di vita sulla Terra. Il miraggio di una vita migliore è il lontano pianeta Omega e le risorse per raggiungerlo (una su tutte l’Elio3) vengono estratte nell’enorme base lunare mineraria sotterranea. I minatori devono lavorare vent’anni prima di poter ottenere il “lasciapassare” per un viaggio in ibernazione verso il nuovo mondo. Se un minatore muore prima di aver terminato i suoi anni lavorativi il suo parente più prossimo dovrà completarli e poi lavorare altri vent’anni prima di avere a sua volta un “lasciapassare”.

Si intuisce che sulla Terra ci sia una parte della popolazione totalmente tagliata fuori dalla possibilità di migrare su Omega, mentre magari la parte di popolazione ricca parte senza problemi, per cui i minatori si giocano col sudore della loro fronte quella possibilità altrimenti negata.

C’è una clausola nel contratto che prevede il diritto al viaggio per il figlio di un minatore morto durante l’estrazione e infatti quando il padre di Caleb Channing muore in un incidente, Caleb viene inserito nella lista dei prossimi passeggeri in partenza.

Ma Caleb non vuole partire! Suo padre gli aveva fatto giurare che sarebbe uscito all’esterno per raggiungere il Cratere e gli aveva assicurato che questo era anche quello che avrebbe voluto sua madre. Così Caleb decide di rubare un Rover insieme ai suoi amici Dylan, Borney e Marcus e tentare l’impresa. I quattro reclutano Addison, la figlia di uno scienziato molto rispettato sulla Terra, perché conosce i codici di uscita. Riescono a uscire durante il lockdown per la pioggia di meteoriti e iniziano il lungo percorso di avvicinamento al Cratere. Si susseguono avventure, giochi acrobatici avventati con le bombole di ossigeno, la sosta all’avamposto per rifornirsi di ossigeno e la scoperta che l’avamposto in realtà non è il rifugio per viaggiatori che credevano. Il rischio di morire è sempre dietro l’angolo e gli imprevisti vengono risolti grazie alla compattezza del gruppo, cementato da un’amicizia profonda.

L’arrivo al Cratere rivela, sul suo fondo, una stranissima costruzione con un un ingresso sotterraneo. Lo scarno stanzone circolare al suo interno è un simulatore che si attiva immergendo i ragazzi in una lussureggiante foresta terrestre. Sopra le loro teste vedono il cielo azzurro, gli stormi di uccelli che volano e il sole. Appena la simulazione s’interrompe, Caleb scopre una piccola botola nel pavimento, con una foto di suo padre e sua madre e un contenitore che conserva le ceneri di sua madre. Comprende il motivo per cui suo padre voleva assolutamente che lui raggiungesse quel posto e piange. Depone il contenitore con le ceneri di suo padre accanto a quello di sua madre e prende la foto, che ripone al sicuro in una tasca della tuta.

Si rende conto che suo padre non è morto per un incidente, si è sacrificato per permettere a lui una vita migliore su Omega. Ma Caleb non vuole! Lui vuol restare con i suoi amici sulla Luna. E invece loro gli dicono che deve andare, che altrimenti suo padre è morto inutilmente, che loro non hanno questa possibilità e lui non ha il diritto di sprecarla.

La pioggia di meteoriti interrompe la discussione e il gruppo tenta di tornare al rover prima che accada l’irreparabile. Purtroppo lo raggiungono con Dylan colpito da un frammento, con la tuta danneggiata. Inoltre un meteorite manda in frantumi la vetrata del pilota facendo fuoriuscire l’intera riserva d’aria.

Intrappolati nel rover guasto, senz’aria, i ragazzi attendono la loro fine: quando non ci sarà più ossigeno da riciclare la tuta inizierà a riciclare anidride carbonica e loro si addormenteranno per non svegliarsi mai più.

Perdono conoscenza ma i soccorsi arrivano in tempo per salvarli.

Caleb si risveglia settantacinque anni dopo, in un letto sul pianeta Omega. Nessuno gli ha dato possibilità di scegliere, è stato ibernato e unito ai passeggeri in partenza. I suoi amici sono probabilmente già morti di vecchiaia. La tristezza e la malinconia lo consumano.

Tuttavia gli viene consegnato un riproduttore di messaggi registrati dai suoi amici mentre lui dormiva e loro vivevano la loro vita. Così scopre che Dylan e Addison si sono sposati, hanno avuto dei figli, Borney è diventato un pezzo grosso sulla base mineraria e ha modificato la regola degli anni di lavoro tramandati ai discendenti. Inoltre Marcus ha superato i suoi problemi di salute.

Caleb inizia una nuova vita su Omega, un pianeta molto simile a come era la Terra prima che gli umani rovinassero la Natura. Sperando che il delitto non si ripeta.

giovedì 1 giugno 2023

65 - Fuga dalla Terra


 

65 Fuga dalla Terra è un film di fantascienza molto classico, per certi versi classico come lo furono quei film degli anni ‘60, con gli astronauti che capitavano sull’ennesimo pianeta sconosciuto e preistorico… e si trovavano a combattere disperatamente i mostri. Un classico dell’epoca, per esempio, fu Le donne del pianeta preistorico.

Eppure, nella sua semplicità, 65 è geniale e si distanzia tantissimo da quei vecchi film di serie B. Intanto perché riprende la teoria (sfruttata spesso dagli scrittori di fantascienza) secondo cui l’umanità preesisteva su altri mondi prima che sulla Terra e probabilmente l’ha colonizzata, regredendo poi al livello primitivo per cause ignote. E in più gioca con l’evento catastrofico dell’impatto dell’asteroide, appunto 65 milioni di anni fa, che provocò l’estinzione dei dinosauri e l’ascesa dei mammiferi (uomo compreso) al dominio del mondo.

Il pilota Mills, al comando dell’astronave Zoic, sta facendo ritorno al pianeta Somaris con un carico di coloni ibernati. Quando un’anomala tempesta di meteoriti danneggia lo scafo è costretto a tentare l’atterraggio di fortuna su un pianeta sconosciuto, che però si conclude in un disastroso naufragio e nella morte di tutti i coloni, tranne una bambina di nome Koa. Il pianeta sconosciuto è la Terra del periodo Cretaceo, zeppa di dinosauri letali e Mills riesce a tenerli a distanza con fatica e solo grazie alle sue armi tecnologicamente avanzate. L’idea del film è tutta qui, semplice e cruda, con tutti gli spunti che ne derivano.

Mills è un uomo costretto a difendersi dalla natura ostile e spietata e, mentre fa questo, deve pensare a proteggere la bambina e raggiungere la capsula di salvataggio eiettata a quindici chilometri dal punto d’impatto. A complicare tutto è la scoperta, mediante lo scanner portatile, del gigantesco asteroide in avvicinamento. Pronto a colpire la Terra e a devastarla con una cappa di morte e un inverno perpetuo. Lasciare il pianeta prima dell’arrivo del mostro è fondamentale, visto che i soccorsi sono in arrivo e lo spazio è molto più sicuro della superficie terrestre.

Essendoci i dinosauri non mancano le situazioni alla Jurassic Park, ma per fortuna la regia utilizza uno stile tutt’altro che spielberghiano, evitando inutili copiature.

Il film è un piccolo gioiello della fantascienza, da custodire tra i ricordi migliori. Consigliatissimo!