mercoledì 1 marzo 2023

Alex Complete

 

 


Alex Complete – tutti i racconti – di Alessandro Falciola, è un insieme di sette racconti che si possono considerare sette capitoli di un romanzo breve, in quanto narrano le azioni in periodi temporali distanti tra loro dei due protagonisti: i nazisti Hassler e Hinder.

Nel 1945 Hitler ha bombardato con l’atomica le maggiori città degli Alleati, che sono capitolati e il mondo è diviso tra il Reich Millenario e l’Impero Giapponese. Fin qui si tratta di un’ucronia molto simile a The man in the high castle (la Svastica sul Sole) di Philip K. Dick e anche a Fatherland di Robert Harris. Poi la vicenda segue un percorso diverso. Le ricostruzioni ucroniche sono credibili, anche se la scelta dello stile sceneggiatura per la narrazione mi lascia un tantino perplesso. In pratica tutto è ridotto all’osso, se fosse stato scritto con la prosa tradizionale le sue 174 pagine (epub) si sarebbero sicuramente raddoppiate. Il che (la riduzione all'osso) può essere un pregio, magari non annoia!

Per quanto mi riguarda sono particolarmente appassionato al “cosa sarebbe successo se l’Asse avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale”. E tutti gli autori che si cimentano sul soggetto arrivano sempre alla medesima conclusione: dall’ucronia si passa direttamente alla distopia. Non ci vuole molto a immaginare un terrificante periodo nero per l’umanità, una vita di tutti i giorni disperante, senza via d’uscita. O meglio, nel romanzo di Dick la via d’uscita era il libro arrivato da un altro universo che raccontava la vittoria degli Alleati sulla tirannia. Qui invece esiste una sola realtà, quella del predominio nazista che distrugge tutto ciò che tocca. Non c’è nessun personaggio positivo, Hassler e Hinder sono assassini cinici e spietati.

L’autore gioca sui probabili meccanismi perversi che i nazisti avrebbero potuto innescare in un dopoguerra saldamente in mano alla Germania. Gli spunti su cui speculare sono molti e non mancano gli accenni ai regimi amici, destinati a essere marginali. Per esempio Mussolini è solo un governatore locale, Salazar è morto e il Portogallo è un satellite del Reich. In Africa i coloni italiani diventano un ostacolo da rimuovere e vengono perfino reclutati soldati neri nelle SS. In America Latina imperano dittatori fascisti sostenuti militarmente dai tedeschi, che li aiutano a neutralizzare i gruppi rivoluzionari neo anarchici. Eppure le manovre delle spie per rovesciarli marciano spedite per far quadrare la strategia nazista a livello mondiale. In Germania, neppure il Führer successore di Hitler è esente dagli attentati orditi dai suoi e le ribellioni sono soffocate nel sangue in tutta Europa.

Ho trovato il libro interessante, lo consiglio a chi desidera documentarsi sui pericoli del nazismo.

L’unico appunto che mi sento di fare è sull’assenza di personaggi positivi. Sì, torno sui personaggi positivi perché li ritengo essenziali in una vicenda. Nel romanzo di Dick ce n’erano tanti, qualcuno perfino tra i giapponesi, e nel romanzo di Harris c’era Xavier March agente della Kripo, quindi addirittura un tedesco del Reich. In Alex Complete i “buoni” non hanno volto, li vediamo sempre dall’altra parte della barricata, lontani, che subiscono le rappresaglie naziste. Non è possibile immedesimarsi con nessuno di loro perché restano anonimi.

Il rischio, in mancanza di contrappesi alla follia criminale del nazismo, è che la narrazione diventi celebrativa.

A un certo punto le efferatezze commesse da Hassler danno fastidio a quelli deboli di stomaco come me, tuttavia non dobbiamo dimenticare che è questo ciò che sarebbe successo se il mondo libero non avesse vinto la guerra. Bè, a me piacciono i film di Spielberg e il suo Schindler's List, per quanto fosse angosciante, lasciava sempre una speranza. Per questo speravo in qualche personaggio positivo.

Secondo me l’autore cammina pericolosamente sul filo del rasoio, ma credo che il suo intento fosse indurci a odiare ancora di più i nazisti… e penso proprio che ci sia riuscito!

 

 

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