Questo racconto nasce per gioco:
“che sarebbe successo se”… la formuletta giusta per stravolgere
quello che è stato e immaginare un mondo alternativo, come fece
Philip K. Dick nel suo The
Man in the High
Castle.
In
questo caso ho lasciato perdere i nazisti, almeno inizialmente, e mi
sono concentrato sull’Impero Romano. Che sarebbe successo se non
fosse crollato? E se avesse scoperto l’energia elettrica? E se i
legionari avessero iniziato a combattere utilizzando
pistole elettriche?
Tutto
sarebbe cambiato, i romani sarebbero diventati sempre più potenti e
conquistatori, le nazioni che conosciamo non sarebbero mai nate e
l’America sarebbe stata scoperta dai figli della Lupa.
Ma
i valorosi nativi americani sarebbero stati gli stessi! Piuttosto, invece di lottare contro i cowboys avrebbero combattuto i legionari. In
definitiva scontrarsi con gli europei sarebbe comunque stato il loro
destino.
Il
vero protagonista del racconto lungo “Amentus Magna” e del suo
seguito “Clade” è un
valoroso indiano apache
che
combatte per la sua Terra, nel bel mezzo di una tempesta di
incursioni interdimensionali.
L’ennesima
conquista dell’Impero Romano è Amentus Magna. Una terra al di là
del mare, abitata da barbari che combattono senza armatura,
formidabili arcieri adorni di penne d’aquila, guidati dal Grande
Spirito.
Il console Claudio Quinzio conduce
la campagna militare con decisione, ma ignora che un altro nemico si
è infiltrato nei territori interessati dal conflitto. E ignora che
questo nemico è ideologicamente opposto a Cesare.
Cesare
Quirinio Augusto riceve in extremis l’offerta di alleanza da parte
di una potenza alleata, ma mai potrebbe immaginare che gli indiani
guidati da un coraggioso capo Apache si sono già infiltrati nei
domini di Roma. E non saranno certo gli ultimi ad arrivare…
Ebook Clade
E
questo è il cartaceo che contiene entrambi i racconti, insieme ad
altri che avevo scritto in precedenza.
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