sabato 22 agosto 2020

Fiumi di parole


Dal 2013 a oggi ho scritto molti racconti, non sta a me giudicare se belli o brutti, che sono dispersi nelle varie antologie insieme ai racconti di altri autori. E la cosa buffa è che di qualcuno di questi non ricordo neppure la collocazione!
Scrivere romanzi è senz’altro meno dispersivo e più controllabile. Tuttavia, da pigro, ho fatto come la tartaruga che ritrae testa e zampe nel guscio! E dopo appena due romanzi di fantascienza militare ho iniziato a scrivere a singhiozzi. Forse Yoda direbbe che i racconti sono il Lato Oscuro, più veloce, più rapido, ma non certo più forte. No, dai... Basta! Paragone fuori luogo e lato nerd che continua a emergere... fingete di non aver letto quest'ultima sciocchezza.
Comunque, al solo scopo di annotazione personale elenco di seguito tutti i racconti (sempre che non me ne sia sfuggito qualcuno) scritti fin’ora.


Amentus Magna (ucronico)

Clade (ucronico)

Staffetta

Il vampiro

Surrogati

L’uomo di Europa

Cavallette

Un ragazzo sfortunato

Primo contatto

Il guardiano dei mondi

Stamix

Kepler-438 b

Gregario

Venus

Fantasie sul futuro

Deus

Immortali

L’erba cattiva non muore mai

Inquiring

La fine dell’umanità

Veniamo in pace

Questione di vita o di morte

Peste spaziale

Vasi comunicanti

Bactana

Il grassatore

Demoni

La seconda scelta

I predatori dell’infinito

Credetemi

Aereo sperimentale

S.T.A.R. 5

Chi c’era prima di noi?

La trincea

Stranieri

Risveglio

Invasione

Un’anima per i metallici

Abbattuto

Atumiani

Il volo

Gilles

Mondi vicini

Salvate il senato

Chi vive su Ecate?

Pillole Amazing

Simulazione

Pelle verde

Stazione rifugio Idra

Lotta contro il tempo

Starfire

Gannikar (science fantasy)

Vichinghi (science fantasy)

Se siete arrivati a leggere fin qui meritate almeno un racconto, per cui lo pubblico qui sotto. È uno dei “frammenti dal futuro”, uno tra i più brevi, libero da contratti e vincoli. Evito di mettere il titolo, magari potrebbe essere divertente cercarlo sull’elenco.


La terraformazione di Marte fu completata nel 2492, con largo anticipo sulle previsioni. I marziani vivevano ancora dentro le cupole e potevano circolare all’aperto solo indossando le maschere con l’ossigeno, ma ormai la vegetazione aveva preso il sopravvento e il deserto rosso fu gradevolmente contaminato dal verde.

Le nuove generazioni furono afflitte dal mal di Terra: essere nati su Marte significava avere l’organismo adatto a gravità 0,376 g, per cui scendere sulla Terra divenne impossibile, sarebbero sicuramente morti! E questo lo subirono come un terribile divieto della natura, anche se la natura non c’entrava per niente.

La ricerca dell’antica civiltà marziana non portò a nulla: chi aveva ipotizzato che l’umanità fosse nata su Marte e si fosse spostata in seguito sulla Terra aveva preso un granchio colossale. Marte non era un pianeta morto, infatti non era mai nato!

In compenso gli extraterrestri nel sistema solare c’erano davvero. Su Europa, la quarta luna di Giove, sotto la spessa crosta ghiacciata che copriva tutta la superficie, c’era un immenso oceano freddo brulicante di pesci e molti di questi erano enormi.

La base Zeus, costruita nel ghiaccio, si collegava all’acqua mediante un pozzo d’acciaio e grazie a sofisticati sottomarini gli scienziati ebbero modo di studiare il primo ecosistema complesso Extra Mondo.

Anche Venere ospitò un avamposto dell’uomo: la base Afrodite galleggiava stabilmente sulle dense nubi venusiane a un’altitudine che non aveva certo temperature infernali come quelle del suolo. Inoltre la gravità del pianeta era la più simile a quella terrestre in tutto il sistema solare e questo rendeva meno traumatico il rientro a casa per chi soggiornava nella base, sicuramente meno traumatico di quello subito dagli equipaggi della base lunare Selene.

Eppure, il 2492 fu ricordato per un evento incredibile che cambiò radicalmente la storia dell’umanità: proprio in mezzo allo spazio tra le orbite di Nettuno e Urano si materializzò un’enorme astronave aliena, giunta a velocità UltraLuce dalle profondità dei sargassi siderali…

E il cambiamento fu.

I nuovi arrivati non erano mostri verdi cannibali venuti a distruggere la Terra o a conquistarla sostituendosi a noi, come avevamo visto troppe volte al cinema. E non erano neppure saggi, buonissimi e simili agli Dei, come ci era stato raccontato in altri film, copiando gli elfi delle leggende nordiche.

Gli extraterrestri erano ciò che più lontano dall’essere umano ci potesse essere e nessun uomo avrebbe mai potuto immaginarli!

A dire la verità è anche difficile descriverli oggi. Anche perché non riesco a ricordarli… eppure li ho visti sbarcare. Ricordo benissimo l’enorme disco sopra la mia città e le loro navette che scendevano a terra. Ricordo il portellone argenteo bordato d’oro che si apriva come un ponte levatoio. Poi ho il buio in testa. Cosa diavolo è sceso da quelle navette? Loro sono tra noi e non ne ho mai visto uno? Forse sono invisibili. Ecco, deve per forza essere così. Certo, deve esserlo di sicuro!

Ma poi che importa il loro aspetto? Hanno portato il cambiamento. L’umanità è infinitamente migliorata dopo il loro sbarco. Prima avevamo guerre continue, terrorismo ovunque, criminalità, malattie e povertà. Oggi tutto questo è solo storia! Oggi viviamo in contemplazione, non dobbiamo più preoccuparci di niente. Non abbiamo neppure più bisogno di nutrirci. Hanno pensato loro a tutto, non so come ma l’hanno fatto. Noi passiamo le giornate in totale tranquillità, al tepore di un sole che non tramonta mai.

Sono sicuro che anche su Marte è così. E su Zeus, su Selene e su Afrodite. Loro sono arrivati ovunque e ci hanno donato l’immortalità. Loro ci hanno liberato dai problemi che affliggono la vita e possiamo trascorrere il tempo a sognare, in completa apatia...

Loro sono arrivati e tutto è cambiato.

martedì 4 agosto 2020

Fantascienza e Ufologia




La fantascienza, dagli albori delle sue glorie fino a oggi, ha riflesso l’umanità in tutte le storie che ha proposto. Gli scrittori e gli sceneggiatori più bravi sono riusciti a immaginare forme di vita il più distante possibile dall’uomo, ma sempre, inevitabilmente, collegate a esso.
Un esempio che purtroppo non è mai stato tradotto in film è il capolavoro Neanche gli Dei, di Isaac Asimov. In questo romanzo gli esseri dell’universo parallelo che viene in contatto col nostro si dividono in due specie: i morbidi e i duri. I morbidi si compongono, a loro volta, di tre sessi ben definiti: il razionale, il paterno e l’emotiva. E dalla loro fusione nasce un individuo dell’altra specie!
Mi rendo conto che ridurlo a queste poche righe, nella descrizione, è un delitto. Infatti Asimov immagina il parauniverso con leggi della fisica differenti, con stelle più piccole, le paracreature sono basate sul silicio anziché sul carbonio. Insomma, il massimo della fantasia tenuta su binari credibili da uno scienziato. Eppure nei dialoghi tra l’emotiva, il paterno e il razionale traspare quella che non si può cancellare nella storia: l’umanità. Probabilmente se questa non ci fosse, se a scrivere la vicenda fosse un extraterrestre, non riusciremmo a comprenderne il senso. Ma se questo accadesse, la fantascienza non sarebbe più tale e diverrebbe realtà.
Altri autori hanno volato più in basso. Gli alieni dell’universo Star trek, per esempio, sono sempre della stessa statura dell’uomo. Hanno diversità facciali figlie di un make-up bizzarro che però non li fa mai allontanare dalla forma umanoide. Inoltre respirano tutti la nostra aria, facile eh?
Star Wars è ancora più sfacciato: Mandaloriani e Corelliani sono cacciatori di taglie e cowboys, i cavalieri Jedi sembrano bonzi alla corte di Re Artù e gli Imperiali sono la Wehrmacht che viaggia sulle astronavi.
La fantascienza, soprattutto al cinema, è diventata spettacolo e trasposizione di tutto ciò che è terrestre in un ambiente extraterrestre. Il limite all’immaginazione è il limite della nostra stratosfera, ma anche più semplicemente del nostro orizzonte visivo. L’essere umano riesce a immaginare solo rielaborando ciò che ha visto durante la sua vita.
Ma quando la fantascienza diventa pericolosa?
Purtroppo spesso si è passati dal puro intrattenimento alla psicosi, con gli ufologi a caccia di complotti, convinti che i governi nascondano gli extraterrestri e la loro tecnologia in laboratori segretissimi.
L’Ufologia si è addirittura fusa con la Religione e così abbiamo Ashtar Sheran, il Comandante della Flotta Intergalattica della Federazione della Luce (nientepopodimenoche). In pratica la manifestazione fisica dell’Arcangelo Michele, il guerriero più potente delle Milizie Celesti.
Ashtar Sheran attinge la sua forza spirituale dagli Andromediani, che sono anche guida spirituale per i Pleiadiani. E guarda caso Pleiadiani, Grigi e Rettiliani, sono i più diffusi negli incontri ravvicinati con gli UFO.
Ma non solo: secondo alcuni contattisti Gesù di Nazareth sarebbe un’incarnazione dell’Arcangelo Michele e quindi di Ashtar Sheran. Ce n’è abbastanza per passare tutto a uno psichiatra!
Non c’è troppo da scherzarci su: in America il Santone di una setta ufologica ha portato al suicidio di massa i suoi adepti. E siamo sicuri che solo le sette siano fantascienza e quindi fantafollia? Chi può dimostrare che la Fede non sia il parto dell’immaginazione di inconsapevoli autori del passato?