venerdì 1 luglio 2022

Star Wars serie TV

 





Chissà cosa sarebbe successo se, dopo Il Ritorno dello Jedi, George Lucas avesse deciso di fare una serie di telefilm sulla sua Saga? Probabilmente a causa dei bassi budget riservati alle serie degli anni '80 avremmo avuto un prodotto scadente come lo furono i due film sugli Ewoks. Lucas si preparò un piano di riserva proprio nel caso che Guerre Stellari non avesse riscosso il successo sperato e infatti commissionò La gemma di Kaiburr allo scrittore Alan Dean Foster, da cui avrebbe tratto appunto un sequel a basso costo se le cose fossero andate male. Le cose invece andarono benissimo e dopo il successo planetario della trilogia Lucas puntò tutto sull’attesa dei fans, evitò il “campo minato” della serie TV e propose videogiochi, libri e fumetti espandendo a livelli incredibili l’universo di Star Wars. Quando nel 1999 arrivò al cinema la nuova trilogia i fans erano diventati talmente fanatici da contestargli perfino alcune scelte e la Disney, che dai tempi di The Blake Hole voleva mettere le mani su Star Wars, si mise alla finestra attendendo i risultati dei Prequel giunti in sala sedici anni dopo la vittoria della Ribellione sull’Impero. I nuovi film furono accolti con entusiasmo dalle nuove generazioni (anche se lo zoccolo duro dei vecchi fans ancora oggi li paragona al ribasso) e così nel 2012 la Lucasfilm fu acquistata dalla Disney per una montagna di dollari.

“Dare ai fans quello che vogliono” è la parola d’ordine della Disney e i risultati si vedono: i tre film dell’ultima trilogia ambientata dopo la caduta dell’Impero sono stati un successo, anche se non troppo originali nelle trame. Poi sono arrivati gli spin-off: Rogue One, ambientato poco prima di Una Nuove Speranza, è sicuramente il più riuscito e l’unica nota stonata resta Solo, forse proprio per l’impossibilità di girare un intero film con Harrison Ford ringiovanito dal CGI. A proposito: i personaggi classici sono stati fatti fuori uno a uno proprio per non doverli inserire in nuovi film in futuro, visti i rischi anagrafici.

Ed ecco le serie TV: The Mandalorian, The Book of Boba Fett, Obi-Wan Kenobi, Andor (e chissà quante altre prossimamente? Lando Carlissian, Ahsoka, The Akolyte). L’impronta Disney è forte, basta pensare all’idea di raccontare Luke e Leia da bambini o all’introduzione del personaggio di Grogu, morbido e coccoloso. Tuttavia, ciò che affascina i vecchi fans come me, è sapere finalmente cosa è successo dopo: dopo La Vendetta dei Sith Obi-Wan Kenobi si è rifugiato su Tatooine e tiene d’occhio il piccolo Luke Skywalker. Dopo Il Ritorno dello Jedi Boba Fett è sopravvissuto al Sarlacc, ma i Jawas gli hanno rubato l’armatura ed è stato catturato dai Sabbipodi. Seguendo le avventure di Mando scopriamo che Jango e Boba non sono affatto mandaloriani e l’elmo se lo tolgono spesso. Anche sapere che ne è stato del Palazzo di Jabba dopo la dipartita del boss e scoprire che la Slave 1 è rimasta parcheggiata nel Palazzo amministrato da Bib Fortuna sono piacevoli colpi di scena. Ma su tutto il pezzo forte è il rivedere i personaggi principali, la Disney lo sa e li stilla come al poker. Così abbiamo rivisto Grand Moff Tarkin, Dart Fener e la principessa Leia in Rogue One. E in The Mandalorian, quando tutto sembra perduto, arriva Luke Skywalker sul suo X-Wing in compagnia dell’inseparabile C1P8 (R2D2) e sgomina a colpi di spada laser i droidi imperiali (per la verità piuttosto simili ai cylons di Battlestar Galactica). E ancora Luke Skywalker che addestra alle vie della Forza il piccolo Grogu.

Grazie alle serie sappiamo inoltre che è possibile cavalcare un Rancor.

Un’altra ottima mossa della Disney sono le apparizioni di personaggi introdotti nei videogiochi, nei fumetti, nei libri o nelle serie animate.

Cad Bane, per esempio, è il pistolero cacciatore di taglie che sfida Boba Fett su Tatooine e l'avevamo già visto nella serie animata The Clone Wars. Il droide BD-1, compagno inseparabile del Jedi Cal Kestis nel videogame Star Wars the fallen order, lo ritroviamo nell’Hangar 3-5 di Mos Eisley al servizio di Peli Motto. Infine gli inquisitori, che erano già apparsi nella serie animata Star Wars Rebels, qui tornano al completo.

A questo punto si riaccende la mia speranza di vedere qualcosa dei vecchi videogiochi: tipo i caccia dei pirati R-41 Starchaser o l’YT-2400 Outrider guidato da Dash Rendar. Chissà...

Purtroppo il punto debole delle serie TV è che sono serie TV e infatti anche per quelle di Star Wars si ripropone il medesimo problema: gli episodi rischiano di essere "inconcludenti". Per attenuare questo rischio The Mandalorian è uscito in due stagioni di 8 episodi ciascuna, The Book of Boba Fett in una di 7 episodi e a metà stagione sono arrivati Mando e Luke a rinforzare il personaggio di Boba che inziava a stancare. Infine Obi-Wan Kenobi è una miniserie di soli 6 episodi col personaggio della Terza Sorella che lascia perlomeno un tantino perplessi e Dart Fener (non ce la faccio ad allinearmi al corretto Darth Vader) pericolosamente ripetitivo. Nel sesto episodio, per esempio, assistiamo a un duello epico tra Fener e Obi-Wan, che per forza deve essere inconcludente, visto che Obi-Wan sarà abbattuto da Fener in Una nuova Speranza. La Disney si trova più a suo agio con personaggi nuovi, non troppo vincolati dagli eventi narrati nei film, per questo nutro grandi aspettative per la serie di Andor. E anche se non ancora confermata, probabilmente ci sarà una serie sul Jedi Cal Kestis, proprio perché l'attore che interpreta il personaggio nel videogame è giovane e le libertà narrative sono direttamente proporzionali alla distanza dalle vicende dei personaggi classici della Saga.