giovedì 7 aprile 2022

Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot arriva Freaks Out

 

  


!!!Attenzione!!! Contiene Spoiler!!!

 

Freaks Out è un ottimo film italiano che mischia la fantascienza alla seconda guerra mondiale. La narrazione è avventurosa e sia le scene d’azione che gli effetti speciali non hanno nulla da invidiare ai film di Hollywood.

Il tema di fondo è quello dei supereroi riproposto però in una veste diversa, quella dei fenomeni da baraccone.

La vicenda si svolge a Roma nel 1943, in piena seconda guerra mondiale. E inizia nel Circo Mezzapiotta, di proprietà dell’ebreo Israel, dove si esibiscono i fenomeni Fulvio, Matilde, Cencio e Mario.

I poteri più o meno efficaci, come accade nei mutanti della Marvel o nei metaumani della DC Comics, sono casuali. Per fortuna nel Terzo Reich sembrano essere rarissimi e l’unico nazista fenomeno del film è lo psicopatico Franz: provvisto di sei dita per mano suona il pianoforte come nessun pianista potrebbe fare e, cosa più importante, riesce a vedere il futuro!

Ha visto la Germania perdere la guerra e Hitler che si suicida nel bunker accerchiato dai sovietici. Per questo motivo è ossessionato dall’idea di trovare un supereroe da usare come arma segreta per capovolgere le sorti del conflitto. Il suo Berlin Circus attira i fenomeni da baraccone in cerca di lavoro come le mosche, ma il terribile segreto che si cela dietro a quegli ingaggi sono gli esperimenti per dimostrare l’efficacia dei poteri e il forno crematorio riservato ai soggetti scartati.

Quando Franz cattura i quattro fenomeni che cercavano Israel, misteriosamente scomparso, si convince di aver finalmente raggiunto il suo obiettivo. Presenta al Feldmaresciallo Kesserling i fantastici quattro: l’uomo lupo, il nano calamita, l’albino dominatore di insetti e soprattutto la ragazza elettrica, la più potente del team!

Naturalmente i nostri eroi non hanno nessuna intenzione di aiutare i nazisti, ma non si comportano come i supereroi americani, o almeno non lo fanno all’inizio. Loro sono antieroi, persone comuni, emarginati per le loro diversità. Matilde incontra i Partigiani e anche il loro leader, il Gobbo, cerca di obbligarla a usare il suo potere per sconfiggere il nemico.

L’atteggiamento dei quattro cambia radicalmente quando scoprono che Israel è stato rastrellato insieme a innumerevoli ebrei e un treno sta portando tutti nei campi di concentramento in Germania. La missione di salvataggio e la battaglia combattuta al fianco dei Partigiani supera le gesta degli X-Men e tutto dipenderà dal superpotere di Matilde.

 

venerdì 1 aprile 2022

L'uomo che sapeva tutto sui buchi

 

 


 

Molti anni fa mi capitò di leggere un racconto breve, pubblicato in coda a un romanzo Urania, che mi divertì moltissimo. Ho un ricordo vago del titolo, forse era qualcosa di simile a “L’uomo che sapeva tutto sui buchi” ma potrei sbagliarmi di grosso e ho dimenticato chi fosse l’autore.

Mi piacerebbe ritrovarlo e rileggerlo oggi. Purtroppo dovrei sfogliare i centinaia di Urania che tengo in garage, ormai ingialliti, fino a farmi venire un mal di testa. Infatti non ci provo nemmeno.

Comunque il racconto parla di un tizio che indaga sulla sparizione di alcune persone. Queste, a un certo punto della loro vita, erano svanite nel nulla. Scomparse senza lasciar traccia, senza una spiegazione plausibile! Il tizio immagina l’apertura di misteriosi buchi nella nostra realtà che avrebbero risucchiato dentro le persone per farle finire chissà dove.

Durante le sue indagini scopre che tutte le piste lo portano in un luogo preciso e convergono sul medesimo individuo. Quindi lo raggiunge e gli espone la sua teoria: gli fa alcuni esempi, non capisce perché queste persone siano sparite proprio entrando in contatto con quel tipo, in quel determinato posto. C’è un tassello che gli sfugge nel mosaico che ha ricostruito e quel tale è l’unico che può fornirglielo.

A quel punto il tale si alza, aumenta notevolmente la sua statura, addirittura si deforma e il suo stomaco si apre divenendo in tutto simile a una bocca piena di denti. L’uomo che sapeva tutto sui buchi, paralizzato dal terrore, viene sollevato e divorato in un attimo. Poi il mostro cambia ancora forma e, divenuto fluido, fugge attraverso il rubinetto del lavandino.

Ecco, racconti così erano di una semplicità incredibile, ma lasciavano un'impronta profonda negli appassionati di fantascienza e sarebbe bello riaverli tutti a portata di mano.

A questo link ne ho trovati alcuni:

Racconti d'appendice