mercoledì 29 agosto 2018

Supereroi Toscani: Firenze



Capitan Firenze

Il supereroe più fanfarone della Toscana, sempre pronto alla battuta ironica, perfino mentre combatte il più pericoloso dei suoi nemici. Il suo secondo nome potrebbe essere “Il Comico” e infatti racconta a tutti la balla di aver suggerito lui il nome “The Comedian” a Alan Moore per il personaggio più incisivo dei suoi Watchmen.

sabato 25 agosto 2018

Mondi-epoca



Oggi, transitando sul lungomare di Livorno, nel tratto che va da Calafuria a Romito, ho assistito per l’ennesima volta allo spettacolo delle onde del mare che s’infrangono contro la scogliera. Rapito da tanta bellezza ho parcheggiato l’auto e mi son messo a fantasticare sui viaggi nel tempo, ma non quelli avventurosi descritti nei libri o visti nei film di fantascienza… No! Ho pensato alle persone del passato che hanno trascorso il loro tempo su quella strada, guardando la stessa scogliera e lo stesso mare che vedo io.
Mi è venuto in mente il celebre film “Il sorpasso” del 1962, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, e la folle corsa in macchina girata proprio tra Calafuria, Romito e Castiglioncello.
Se fosse possibile tornare a quei giorni sono sicuro che, dopo un primo momento di euforia e dopo aver chiesto l’autografo a Vittorio Gassman, avvertirei la terribile fregatura. Noterei gli innumerevoli dettagli differenti rispetto al paesaggio odierno e sentirei la mancanza del mio tempo. Saprei svanite all’istante tutte le persone che amo e anche se potrei andare a far visita a mio nonno, vivo e giovane, o incontrare i miei genitori giovanissimi quando ancora non si conoscevano… a che servirebbe? Vedrebbero un cinquantenne che dice di arrivare dal futuro, che racconta di essere loro figlio o suo nipote… non potrebbero capire.
Meglio abbandonare il paradosso temporale, troppo abusato nella fantascienza. Anche perché il fatto importante è che la breve durata della nostra vita comprende tutta una compagnia di persone: amici, parenti, conoscenti e sconosciuti , che formano il nostro mondo-epoca.
Non ci rendiamo conto che questi mondi-epoca sono scollegati tra loro… separati dall’inesorabile barriera del tempo. E sarebbe un grosso trauma passare da uno all’altro (se fosse possibile).
Ipotizzando di azionare una macchina del tempo che avremmo visto?
Un uomo del 1910 avrebbe percorso il lungomare in bicicletta, e un uomo del 1750 l’avrebbe percorso al galoppo col suo cavallo. Inoltre non ci sarebbe stato l’asfalto in nessuno dei due casi, ma solo un semplice sentiero.
Se poi fossimo andati ancora indietro nel tempo, magari avremmo visto un cavaliere medievale col suo scudiero e ancora più indietro alcuni mercanti etruschi intenti a caricare le mercanzie sulle loro imbarcazioni, ormeggiate in porto.
Girando le lancette dell’orologio all’indietro a velocità frenetica saremmo arrivati fino alla preistoria e sarebbe cambiato tutto: il mare l’avremmo visto molto più lontano e la terraferma oltremodo selvaggia e ostile.
La perdita di ogni punto di riferimento e sapere di essere nello stesso luogo che però è diventato estremamente diverso, scatenerebbe angoscia e terrore nell’ipotetico viaggiatore temporale.nell’odierno
E gli uomini appartenenti a questi mondi-epoca?
Se fossero strappati al loro tempo e trasferiti nell’odierno proverebbero lo stesso sentimento.
In definitiva i viaggi nel tempo non sono possibili, per ora. Ma se lo fossero produrrebbero dolore, perché ogni epoca è un mondo a sé e non puoi vivere in un mondo che non è il tuo.

giovedì 16 agosto 2018

Il crepuscolo dei Supereroi



A me i film in cui muoiono i supereroi non piacciono. E i sequel in cui vengono resuscitati ancora meno.
Superman ucciso da Doomsday in Batman vs Superman e resuscitato in Justice League è qualcosa di indecente!
Potevano almeno dare la spiegazione della scheggia di kriptonite che, ancora conficcata nel corpo e della quale nessuno si era accorto, avesse talmente indebolito Kal El da farlo sembrare morto. Invece, grazie alla magica tecnologia kriptoniana, lo rendono qualcosa a metà strada tra Gesù e uno zombi. E poi, per mantenere la sorpresa, non compare neppure nel poster fuori dal cinema… ma siamo matti?
Avengers Infinity War ha peggiorato ancora di più le cose: chissà quanti bambini hanno pianto quando hanno visto morire Spiderman, il Dr. Strange, Falcon, l’intera squadra dei Guardiani della galassia e molti altri supereroi Marvel.
Ma perché? Perché far piangere i bambini? Per dare una scossa al filone che, nonostante la pubblicità lo presenti rigoglioso, in realtà è stanco?
Probabilmente sì. Era già successo nei fumetti e anche lì avevano percorso questa strada: Batman paralizzato e Superman morto avevano rinvigorito le vendite dei fumetti… quando si dice guadagnare sulla pelle dell’eroe!
Il continuo copiarsi idee fra i due colossi dei comics statunitensi porta alla vittoria l’invincibile e antipatico Thanos (Marvel), che poi è la copia di Darkseid (DC comics). E per strafare non uccide un solo supereroe, fa addirittura una strage!
Chissà cosa si inventeranno per il prossimo film? Marty McFly e Doc Emmett Brown che ha bordo della DeLorean tornano indietro nel tempo e rubano le gemme a Thanos salvando gli Avengers? Beh, potrebbe anche essere… visto che Howard il papero avrebbe dovuto comparire nel film.
Oppure un bell’azzeramento: si riparte daccapo con un nuovo stile visivo, facendo finta che quello che è stato non sia mai stato.
È successo per Batman di Christopher Nolan, talmente nero da sembrare Diabolik e talmente realistico da far rimpingere il gotico Batman di Tim Burton. Alla fine il nuovo Batman della Justice League è quello più simile ai fumetti e per la prima volta (tralasciando i vecchi film degli anni ‘60) indossa un costume grigio sotto al mantello nero.
Chissà se il nuovo Capitan America avrà un costume con le squame come fu in origine?
Chissà…
Sempre se i bambini, dopo aver pianto, dopo che i loro sogni sono stati distrutti dagli adulti, non decidano che i supereroi devono fare la fine di Paperino e Paperone, ormai dimenticati da tempo.

sabato 11 agosto 2018

Space Force


Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la creazione di una “Sesta Armata” dell’esercito a stelle e strisce: la Space Force (forza militare dello spazio). Che verrebbe dopo i corpi di terra (Army), d’aria (Air Force), di mare (Navy), dei Marines e della Guardia costiera.
L’idea è folle quanto basta per confermare in che mani siano finite le sorti del mondo. Soprattutto per un passaggio del discorso che ha fatto il vicepresidente Mike Pence:
È giunto il tempo di scrivere il prossimo grande capitolo nella storia delle forze armate, di prepararci al prossimo campo di battaglia nel quale i migliori e i più coraggiosi tra gli americani saranno chiamati a prevenire e sconfiggere una nuova generazione di minacce alla nostra Nazione”.
Nazione! Nazione Americana, Stati Uniti d’America…
E tutti i film hollywoodiani che abbiamo visto con gli americani che difendevano la Terra dagli alieni? Con gli americani che si univano ai cinesi e ai russi facendo fronte comune contro la minaccia in arrivo dal cosmo profondo?
Erano democratici invece che repubblicani? Ah, ecco. Eppure... folle per folle, questa idea mi piaceva di più.
Nel suo delirio di onnipotenza, il Presidente, ha anche detto che Marte sarà la sua prossima conquista. Ma forse la Luna, ricca di Elio-3, potrebbe essere il vero obiettivo, in modo da bruciare sul tempo la compagnia russa RKK ENERGIA.
In ogni caso, una forza spaziale militare USA, che difende gli interessi degli States nel sistema solare, non farebbe altro che inasprire i già difficili rapporti con le altre due superpotenze, Russia e Cina. E ci spingerebbe sempre più verso “Guerre Stellari” molto locali, ridicole e suicide.
Che tristezza… invece di unire le forze per conquistare lo spazio, gli uomini preferiscono incendiarlo con la guerra.
E se la Space Force fosse realizzata (come al cinema) per difendere la Terra da possibili aggressioni extraterrestri? Chissà quante risate si farebbero gli scienziati. Visto che ammettono la presenza di forme di vita intelligente nella galassia, proprio per un calcolo statistico, ma sono convinti che a causa delle enormi distanze da percorrere sia praticamente impossibile che gli alieni giungano fin da noi.
Poi, se potessero raggiungerci, sarebbero di certo più intelligenti di Trump e non sprecherebbero le loro forze per conquistarci. Sarebbe più vantaggioso entrare in contatto pacificamente, conoscere l’ignoto e far ritorno al loro pianeta lontanissimo con preziose informazioni e tanti amici in più.
Alla faccia di Trump!


domenica 5 agosto 2018

Legionari dello Spazio


I legionari dello spazio sono una forza estremamente discutibile delle colonie nel sistema stellare Wolf 359.
Il Re Garrison VI arruola ormai i peggiori tagliagole della galassia concedendo loro la licenza di uccidere e depredare su ogni pianeta che si ribella al Reame. Il terrore tiene in riga i sudditi e la Legione è il bastone, la frusta e il sangue che arrivano inesorabili ovunque.
Eppure c’è un ribelle, un vendicatore mascherato, un Taribh, di quella razza aliena che gli umani disprezzano, che sta dando del filo da torcere ai crudeli legionari.
La gente spera in lui e forse un giorno il nuovo Zorro che combatte su Wolf 359 ristabilirà la giustizia e sconfiggerà i prepotenti...

mercoledì 1 agosto 2018

Scafandro Marziano



Scafandro è senz’altro meglio di tuta spaziale, infatti i palombari che indossavano lo scafandro entravano in un ambiente ricco di vita ma ostile all’uomo: il mare. E lo facevano in modo alternativo ai sommozzatori, camminando sul fondo.
La tuta spaziale evoca il vuoto dello spazio e la superficie della Luna, priva di atmosfera e morta.
Anche il Pianeta Rosso è un pianeta morto, con un’atmosfera talmente povera di ossigeno da non permettere la vita dell’uomo. Le missioni compiute dai rover Opportunity e Curiosity hanno scovato dei microrganismi, i batteri di Atacama, che non sono certo i marziani di Ray Bradbury… ma almeno differenziano Marte dalla Luna!
Per il 2020 Mars Helicopter solcherà il cielo marziano e in un futuro non troppo lontano le Marsbees (“api marziane”) proseguiranno l’esplorazione capillare del pianeta.
Eppure un bel giorno sarà indispensabile spedire lassù degli uomini, costruire una base permanente e fornire un’attrezzatura per la sopravvivenza individuale diversa dalla tuta spaziale degli astronauti.
Forse i terraformanti lavoreranno per molti mesi alla costruzione della prima città marziana… e lo faranno protetti da uno scafandro.