sabato 28 agosto 2021

High Life


 

Come si fa a parlar bene di un film così? Trama da LSD, effetti speciali da fan film, l’astronave che sembra il frigorifero di mia nonna, tute spaziali che hanno la chiusura ermetica solo sul davanti e dietro sembrano il cappuccio dei frati. Il mio, più che un giudizio negativo, è un appello a guardare altro, per salvare quelli che non l’hanno ancora visto e evitare che gettino due ore del loro tempo nel cesso!

La lentezza con cui procede la pellicola è esasperante e l’occhiolino a 2001: odissea nello spazio (c’è, latente ma c’è) farà sicuramente rivoltare il povero Kubrick nella tomba.

Eppure, nonostante lo shock iniziale, ho perseverato incuriosito dal come sarebbe andato a finire. A dieci minuti dai titoli di coda ho iniziato a chiedermi: “non lo faranno mica finire come temo?”. Ebbene, è finito proprio come temevo che finisse e ho chiuso Prime, sconfitto, devastato…


Oggi scopro che è un film del 2018 (Prime l’ha astutamente preso scontato nel 2021) e quella di seguito è la prima parte della seriosa recensione di Comig Soon che smentisce le mie poche righe di protesta da telespettatore bufalo:


Esperimento in cui Claire Denis ha voluto nobilitare con contenuti intellettuali, in grado di soddisfare il suo pubblico di riferimento, una confezione e un canovaccio vicini a quelli dei b-movie, High Life è un fim dalle grandi ambizioni, l'eleganza rigorososa (notevole la fotografia di Yorick Le Saux) e le ambizioni eccessive (come quella di mescolare Tarkovskij alle ossessioni tematiche della francese: quella della convivenza e della compenetrazione con l'altro, di un'umanità che si sfrutta e cannibalizza e si destina all'annichilimento totale).

Sempre seriosissimo, con personaggi spesso piatti e fastidiosi, High Life conta su un'ottima prova di Robert Pattinson, e su una prima parte dove essenzialità e astrazione funzionano bene, prima di cedere il passo alla sovrabbondanza dei nodi intellettuali che devono arrivare al pettine. (Federico Gironi - Comingsoon.it)

 

Allora, visto che il mio articolo postato nel gruppo facebook fantascienza ha scatenato le ire degli intenditori del settore (Uahahahaha!) i quali mi hanno accusato di non capire la fantascienza e neppure il film e visto che sono stato bloccato nel gruppo fino al 4 settembre solo per aver protestato in modo civile, ho deciso di abbandonarlo postando uno screenshot ricordo qui, in territorio amico.

 


Attenzione Spoiler


Sono convinto che un buon film o un buon libro non si misurano solo dal “messaggio metaforico” che esprimono, ma anche da quanto riescono a rendere credibili i fatti raccontati.

Per questo elenco quelle che, secondo me, sono incongruenze gravi, alle quali gli “intenditori” dal bannamento facile non hanno voluto replicare.


1) Che senso può avere raccogliere tanto sperma dai galeotti per far nascere un essere umano a miliardi di chilometri dalla Terra? Sarà un bambino solo, condannato a un’esistenza triste. E lo scopo scientifico quale sarebbe? E poi, di sperma, ne bastava anche meno...

2) L’astronave ospita una decina di galeotti e neppure una guardia. I galeotti non hanno nessuna mansione di pilotaggio, chi guida l’astronave? Un Hal 9000 muto? E ha senso portare questi individui ai confini dell’universo, visto che non possono avere competenze per raccogliere dati, campioni, elaborare teorie scientifiche? Soldi buttati per punire dei delinquenti o un sistema come un altro per girare due ore di film? E perché, visto che sono ingestibili, non iniziano a fare come gli pare dopo qualche mese di navigazione?

3) Lanciare una navetta in volo kamikaze dentro a un buco nero ha lo scopo scientifico di vedere l’effetto che fa?

4) Il galeotto di colore, sopravvissuto oltre al protagonista e alla bambina, si suicida addormentandosi sul terriccio. Cos’è, una lezione per ricordarci che il nero non deve mai arrivare in fondo a un film?

 

E niente: puoi anche chiedere a amici e parenti regolarmente iscritti in questo gruppo di difenderti dagli insulti degli intenditori/moderatori di film piuttosto strani, puoi pregarli di commentare o postare stando attenti a non infrangere il regolamento del gruppo, tanto anche se seguono alla lettera le tue indicazioni, i moderatori/dittatori li bloccano, li zittiscono, li censurano infischiandosene allegramente del regolamento che loro stessi hanno messo. Che tristezza e che omini piccoli piccoli...

 


 

 

 

 

 

5 commenti:

  1. Capperi! In un giorno ho fatto il record di visualizzazioni!!! Non era mai successo. Dal gruppo facebook sono arrivati in massa, ma nessuno ha commentato. Per forza, le azioni punitive, laggiù, sono repentine e inesorabili.

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  2. Certo che quando stronchi stronchi bene! Qui sembri proprio Campbell direttore di Astounding, e ti assicuro che è un elogio. Anche lui voleva fantascienza credibile, altrimenti... e questo film, a quanto mi pare di capire fa proprio parte della categoria degli "altrimenti".

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    1. Eppure nel gruppo FB fantascienza mi hanno crocifisso! Sembra che la regista del film sia più infallibile del Papa e criticare un suo prodotto rasenta l'eresia. Naturalmente non hanno neppure provato a smontare le mie ipotesi di incongruenza, hanno preferito censurarmi grazie ai poteri di amministratore/moderatore.

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    2. Purtroppo conosco molto bene anch'io questa dinamica, che a quanto pare non è presente solo nella fantascienza. Sembra quasi che non si possa più fare critica letteraria o cinetelevisiva di qualunque genere.

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    3. Dipende chi sei. D'altra parte in Italia dipende sempre da chi sei...

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