domenica 30 ottobre 2022

Nope

 

 

Attenzione: contiene spoiler

 

Ho letto un paio di recensioni del film e ho capito che, non potendo svelare la trama semplice e chiara, hanno fatto come le seppie quando spruzzano il nero sott’acqua. Sicché hanno scritto: “Nope ragiona in maniera lucidissima sui Social Media” o “in realtà parla di Covid e circo mediatico” (ma quando mai?).

Il film ha un inizio lento e si comporta come ogni buon fantahorror, rilassando lo spettatore per spaventarlo al momento giusto dopo l’ennesimo falso allarme. I piccoli oggetti metallici che piovono dal cielo ferendo mortalmente il padre del protagonista sono solo l’inizio delle stranezze che si verificano nel ranch con l’allevamento di cavalli per Hollywood.

Cali di tensione elettrica degni di Incontri ravvicinati del terzo tipo e avvistamenti fugaci tra le nuvole portano alla convinzione che si tratti di un altro film sugli UFO. E uno pensa subito: “Non bastava Bagliori nel buio?”

Il protagonista e sua sorella non se la passano bene dopo la morte del padre, quindi decidono di aggrapparsi alla pista ufologica sperando di riprendere quello che credono un disco volante e farci un mucchio di soldi.

Il parco a tema western gestito da un ex bambino attore scampato per miracolo al massacro del cast da parte di uno scimpanzé impazzito, sembra qualcosa di parallelo al film e di inutile. Invece prepara il terreno per il dopo.

L’unico punto debole della vicenda è proprio il tentativo di riprendere un UFO nel 2022: nessuno crederebbe mai alla ripresa di un vero disco volante, perché con i moderni effetti in computer-generated imagery è possibile inventare qualsiasi cosa. Per cui l’impresa sarebbe tempo sprecato e d’altra parte, quando arriveranno per davvero gli extraterrestri, probabilmente li vedremo in TV al telegiornale come succedeva in Independence Day e V-Visitors.

Man mano che procede la pellicola vediamo un disco argenteo con un buco sotto lo scafo, con cui aspira i terrestri. Proprio come raccontato nei più classici avvistamenti UFO, solo che il regista ci ha portati completamente fuori strada. A proposito: aspira tutti i frequentatori del parco western compreso il proprietario.

La sorpresa è che non si tratta di un disco volante pieno di extraterrestri, ma di un animale che vive tra le nuvole e scende per aspirare e divorare le sue vittime. Un mostro, insomma.

Nel vecchio romanzo di Murray Leinster Questo è un Gizmo, succedeva qualcosa del genere. Solo che invece di una bestia ce n’erano migliaia, erano molto più piccole e invisibili. Soffocavano le loro vittime per nutrirsi dei miasmi della decomposizione.

Dopo la rivelazione il film prende senza dubbio la strada dello Squalo e qui perde qualche punto. Comunque Nope riesce nell’impresa di rendere originale un film sugli UFO togliendo gli UFO.

sabato 29 ottobre 2022

Supereroe per caso

 


Supereroe per caso è una parodia francese sui supereroi ricca di citazioni e situazioni comiche estremamente divertenti. Come nelle parodie statunitensi Kick-Ass, Super e Mistery Men, il protagonista non ha nessun potere e si ritrova a combattere… anzi, a pasticciare contro il crimine, inguainato in un costume che in realtà non offre alcuna protezione.

Ingaggiato (come seconda scelta) per interpretare Badman, cioè la copia spudorata di Batman (ma senza mantello) completa di badmobile e il Clown come villain, sbatte violentemente la testa perdendo la memoria. Al suo risveglio, ritrovandosi vestito da Badman con le informazioni olografiche sul rapimento di sua moglie e di suo figlio, si convince davvero di essere un supereroe e parte spedito al salvataggio.

I colpi di scena esilaranti spiazzano lo spettatore e a volte risultano al livello del cartone animato. Eppure il film non è mai scontato e le citazioni vengono riconosciute solo da chi ha visto tutti i film dei supereroi.

I personaggi che circondano il protagonista Cédric Dugimont sono ben studiati: la sorella Eléonore è una Ramba tremendissima che compensa il carattere pacifico del fratello malsopportato dal padre commissario di polizia. Seb con le sue allucinazioni e Adam, il boyfriend della madre di Seb, potenziano la comicità della pellicola. Alain Belmont, l’attore gigione che interpreta il Clown, è forse la caricatura di Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. E infine c’è il vero cattivo: Schizophréne, un delinquente incallito e sanguinario a cui vanno tutte storte (per fortuna).

 


 

Philippe Lacheau, che oltre a interpretare Badman è anche il regista del film, sarebbe perfetto per la trasposizione cinematografica di Loane Sloane, di Philippe Druillet. Dal momento che hanno girato Valerian e la città dei mille pianeti (2017) e Barbarella (1968), i francesi non dovrebbero lasciarsi scappare l’occasione. Chissà che magari non sia proprio Lacheau a decidere un colpo di scena del genere! Sarebbe fantastico.

sabato 1 ottobre 2022

I gatti della Terra sono pigri

 

 

Il libro su Amazon

 

E se i gatti fossero una specie intelligente, con un quoziente intellettivo pari a quello degli umani, ma fossero allo stesso tempo talmente pigri da aver lasciato lo scettro di specie dominante ai loro ignari concorrenti? Questa è l’idea di partenza del divertente libro per ragazzi di Gianluca Gemelli: I gatti della Terra sono pigri.

Qualcosa di simile accadeva anche nel libro Guida Galattica per autostoppisti, dove i topi erano più intelligenti degli uomini ma preferivano rimanere nell’ombra, mentre la vicenda si dipanava ai limiti del demenziale.

Tornando al libro sui gatti pigri, la prima cosa che si domanda il lettore è perché nessun umano abbia sospetti sull’intelligenza dei gatti. In fondo è quello che ha sempre dato per scontato tutta la produzione di Walt Disney: da La Carica dei 101 agli Aristogatti, gli animali conducono la loro vita consapevoli di ogni scelta guardandosi bene dal tentar di comunicare con i dominatori del mondo, anche quando questi si rivelano buoni. E la spiegazione è sempre la stessa: gli umani non riescono a parlare l’animalesco, figuriamoci il gattiano!

Lo stile di scrittura scelto dall’autore è quello semplificato e veloce, diretto a un target di adolescenti. Ed è l’unico possibile, perché una storia così strampalata si può raccontare solo con leggerezza e ironia. Eppure in ogni capitolo arriva una sorpresa: Astrogatto che spara raggi laser dalla coda, la flotta spaziale felina che alimenta le proprie astronavi con carburante a base di erbagatta, un universo di gatti in cui gli umani sono praticamente assenti, l’invasione dei Farlok… e poi la clamorosa scoperta di chi sono in realtà i Farlok!

Questo libro si può considerare di fantascienza? Quali sono i limiti in cui deve stare il genere fantascientifico? Bé, la fantascienza terrorizzante descrive gli xenomorfi, quella scritta dal Maestro racconta delle Fondazioni che preserveranno dalla barbarie il sapere dell’Uomo, quella avventurosa ci sbalordisce coi cavalieri spaziali che si affrontano duellando a colpi di spade di luce, quella ironica ci diverte con trovate simpatiche. Ebbene, questo libro ci diverte con trovate simpatiche e visto che i gatti intelligenti esistono solo nella fantasia, parliamo di fantascienza... giusto?

In un episodio dell’ultima stagione di Love, Death & Robots, tanto per ribadire quanto sia fruttifero il filone felino, la Terra è ormai un pianeta ucciso dagli umani responsabili della propria estinzione. I robot indicano quelli che hanno raggiunto Marte per ricominciare e sul suolo marziano vediamo lo scafandro di un astronauta che saluta. Appena alza la visiera a specchio antiluce solare scopriamo che si tratta di un gatto.

La copertina e le illustrazioni interne del libro sono disegnate dall’autore, con uno stile che ben si amalgama con quello della scrittura. E, secondo me, I gatti della Terra sono pigri, sarebbe un’ottima lettura per gli alunni delle scuole medie. Appena sarò ministro dell’istruzione lo proporrò come testo da adottare…

Intanto è possibile iscriversi al blog, inviare lettere e commenti, nell'attesa che I gatti della Terra sono pigri diventi una serie:

igattidellaterrasonopigri.blogspot.com